Ranieri: "Dopo il buio c'è sempre la luce"

"La squadra mi è piaciuta molto e se addirittura la stampa francese ha scritto che la vittoria del Marsiglia è stata una rapina, questo è tutto dire... ". Alla vigilia di Napoli-Inter, Claudio Ranieri riparte dalla sconfitta subità in Champions League per analizzare un momento, quello nerazzurro "nel quale niente gira".

"Sono contento della prova di personalità che ha saputo dare questa squadra al Vèlodrome - prosegue l'allenatore -. Il gol, arrivato così, è stata una mazzata tremenda, ma dobbiamo continuare proprio così, mettendo in campo carattere, determinazione, voglia di cambiare questo momento negativo. Io sono super contento di tutti i giocatori che hanno giocato a Marsiglia: abbiamo corso tanto, forse abbiamo avuto un problema derivante dalla mancanza di spensieratezza, per la paura subire il contropiede, cosa che però non abbiamo mai subito".

Una carriera, quella di Claudio Ranieri, che ne ha viste tante, ma come confessa lo stesso allenatore "una fase come questa, con sei sconfitte consecutive, non mi era mai capitata, lo giuro. Se è la più complicata? No, perchè quando sono arrivato la squadra stava messa molto, molto male, adesso siamo un punto sotto il Napoli, solo che loro sono con il morale a mille mentre noi veniamo da sei risultati negativi. Ne avessimo vinta una e persa un'altra sarebbe stato diverso, ma così si resta perplessi anche se la voglia e la determinazione questi ragazzi ce l'hanno. Basta guardare, la prova di forza che hanno espresso con il Marsiglia, che è una squadra che non perde una gara da novembre".

Sul suo futuro, Ranieri non ha paure: "Non mi sento a rischio, so di avere la fiducia della società, so dove ho preso la squadra all'inizio della mia avventura e dove la sto portando. Alla fine del buio, c'è sempre la luce. Gioco forza, non può che andar meglio. Io mi sento molto tutelato, anche mediaticamente, poi sappiamo che in Italia si parla spesso di allenatori: ho saputo che alcuni giornalisti francesi si sono meravigliati per come sono stato attaccato dopo la sconfitta e per come sono rimasto calmo. Ecco perchè ci si chiede se un allenatore che viene in Italia sia in grado di sopportare il tutto. Noi siamo molto critici e io sono uno che crede che la critica serva. Certo, poi occorre che avere un equilibrio interiore per capire quali siano le critiche costruttive e quelle che non lo sono".

E sul rapporto con il presidente Massimo Moratti: "Con lui parlo spesso, anche a lui è piaciuta la gara di Marsiglia. Certo, era dispiaciuto per la sconfitta e oggi ha portato qui il suo stato d'animo, che è quello di un uomo che vuole una reazione e noi gliela daremo".

Sponsor e voci non sempre vere, Ranieri spiega anche questo: "Io penso solo a essere concentrato sulla partita di domani, è un gioco italico e ci sono abituato. Milito furibondo con me per non averlo schierato a Marsiglia? Questa non l'ho capita e per questo sono andato a chiedergli spiegazioni: lui mi ha detto che è tutto falso e che quando lui ha qualcosa da dirmi verrà e me la dirà. Non era scontento, io sono stato quello che ha sempre puntato su di lui, prendendomi anche delle critiche. Se Guardiola sarebbe adatto a una squadra come l'Inter? Ci sono molti allenatori adatti per l'Inter, l'importanti è lasciarli lavorare. Lui è uno di quelli che ha vissuto l'Italia da calciatore, ma il suo problema credo sia proprio la pressione che avverte a casa sua, a Barcellona, per cui una volta superata quella, può superare tutto e andare dovunque".