Bilancio Inter, crollo ricavi anche senza tanti big...

Magari, leggendo queste cifre, qualcuno capirà perché rispettare il Fair-Play Finanziario non è solo un vezzo o una moda. Il FPF è paragonabile all'entrata nell'Euro dell'Italia ormai più di dieci anni fa: c'era chi ostacolava l'addio alla lira, ma quella fu una manovra obbligata, sebbene in difetto, come lo è oggi quella imposta da Platini.

L'Inter, nonostante la cessione di tanti big (da Ibra a Eto'o, passando per Motta e Pandev) resta in apnea di bilancio. Quello chiuso per la stagione 2010-11 - come riporta la Gazzetta dello Sport - è in rosso per 86,8 milioni. E c'è pure stato l'extra di 13,3 dalla Rai per la library. Per questo motivo, quindi, in estate sono partiti Eto'o prima, Santon e Viviano poi: plusvalenze per un totale di oltre 25 milioni, che torneranno utili per il bilancio prossimo.

Togliendo il Triplete, le entrate sono in discesa: da 250,6 a 217,3. A ottobre è stato varato l'ennesimo aumento di capitale da 40 milioni e per riequilibrare il tutto si punta ai nuovi mercati: Arabia e Indonesia, dove a fine stagione l'Inter ha già programmato una torunée che porterà euro freschi nelle casse.

Notizia vecchissima.