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Presentazione Diego Forlàn

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Messaggio Da Zanetti capitano Gio Set 01, 2011 2:31 pm

"Sono arrivato all'Inter, in una squadra molto importante e per questo ci tengo soprattutto a ringraziare il presidente Moratti e i dirigenti del club. Questa per me è un'opportunità bellissima". Accompagnato dal direttore tecnico Marco Branca e dal direttore sportivo Piero Ausilio, Diego Forlan si presenta alla stampa nella sala conferenze del centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile. Sicuro, tranquillo, attaccante vincente anche con le parole.

Un amore, quello di Forlan per l'Italia che parte da lontano. Una scuola italiana alle spalle e non solo. "Da piccolo ho guardato molte partite di calcio italiane - spiega l'attaccante nerazzurro - e conosco i campioni uruguaiani che hanno giocato qui. Mi piace osservare, studiare, il gioco di questo Paese e per me è un orgoglio entrarci a far parte. Ho già giocato in club importanti, ma per me l'entusiasmo è lo stesso di sempre e per questo motivo ce la metterò tutta per far bene e per sfruttare questa opportunità. Se in passato sono stato vicino ad altre squadre italiana? No, erano solo delle voci di calciomercato".

Forlan arriva all'Inter a 32 anni, sul cammino di una carriera esaltante, pronto ad arricchire un palmares da campione. "Mi sento bene - replica l'attaccante a chi gli chiede se avverta il peso degli anni -, questo è quello che conta. Come penso di collocarmi nella nuova Inter di Gasperini? Non lo so, in nazionale gioco nel ruolo idi trequartista, ma nel Villareal, nel Manchester United e nell'Atletico agivo da prima punta. Parlerò con l'allenatore e vedremo quale sarà la soluzione migliore. Sicuro di una maglia da titolare? In una squadra come l'Inter, nella quale ci sono tanti grandi campioni, la competizione è bella e occorre farsi trovare sempre nella condizione migliore aspettando le decisioni del tecnico. Quello che posso dire è che, in tutti questi anni, non ho mai giocato pensando a quello che avrei potuto vincere a livello individuale, ma sempre per fare la cosa migliore possibile per la mia squadra".

Un'eredità definita pesante dai cronisti presenti in sala conferenze quella lasciata da Samuel Eto'o nella squadra nerazzurra, non troppo per Forlan: "Per me non è un problema, tutti sappiamo che Eto'o è un grande giocatore, ma la vita continua. I calciatori all'interno di una squadra cambiano spesso, io ho l'opportunità di essere qui adesso e sono arrivato per vincere con questo gruppo".

Prima di lui, altri calciatori uruguaiani hanno scritto pagine di storia nerazzurra, Ruben Sosa e Alvaro Recoba: "Si tratta di due grandissimi giocatori, proprio ieri ho parlato con Ruben e mi rivedo da piccolo quando lo guardavo giocare nell'Inter. Vorrei certamente essere in grado di creare lo stesso rapporto che aveva Recoba con il presidente Moratti: lo farò dimostrando il meglio sul campo e spero di conquistare così la sua fiducia".

L'avventura di Diego Forlan all'Inter è iniziata e le sue parole sono già da nerazzurro puro. "Milan favorito alla vittoria dello scudetto? Anche il Brasile e l'Argentina lo erano, poi però l'Uruguay ha vinto la coppa America. Ancora non ci sono tutti i miei compagni, ma so che per i giocatori che ne fanno parte, anche se non è sempre la favorita, hanno la fiducia che la propria squadra possa sempre e comunque vincere. Si possono dire tante cose, ma il calcio non è logica: a parlare sono i 90 minuti sul campo".

"È il mio secondo giorno qui ad Appiano, mancano ancora alcuni compagni, so però che un calciatore quando arriva in una squadra è sicuro di poter vincere tutte le partite". Risponde così Diego Forlan a chi, durante la conferenza di presentazione alla stampa, gli chiede quale possa essere la formazione più forte per la nuova Inter.

Nato a Montevideo, nazionale uruguaiano, Forlan spiega perchè domani sera non farà parte del gruppo del ct Tabarez nell'amichevole contro l'Ucraina: "La trattativa per venire all'Inter si è allungata, il viaggio sarebbe durato quasi un giorno e il ct mi ha dato il permesso di restare qui, in questo modo mi integrerò prima".

Un ambiente nuovo per Forlan, che però appare già entusiasta della sua nuova vita ("anche se non conosco bene Milano - spiega -, mi sembra già una bella città. E poi la gente che lavora qui ad Appiano è fantastica"), ricordando il prestigio calcistico del Paese che lo ha accolto: "Il campionato italiano è competitivo. È vero che il Barcellona ha conquistato l'ultima edizione della Champions League, ma l'anno prima ha vinto l'Inter. E poi, se si va indietro nella storia ci sono tante squadre italiane che hanno vinto molti titoli".

L'attaccante nerazzurro conclude parlando dei suoi nuovi compagni di squadra: "Zarate? Lo conosco, perchè l'ho visto giocare con la maglia della Lazio. È un grande giocatore, che potrà fare bene in squadra. Con Cambiasso ho giocato con l'Argentina. Con Diego Milito all'Independiente. Con Pupi, Samuel e Ivan Cordoba tante volte ci siamo affrontati con le nazionali".

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