Javier Zanetti: Giocare nel club che ami è il massimo...

Da NEROAZZURRO_09 Gio Mar 29, 2012 10:08 am

Unica certezza di un'Inter protagonista di una stagione buia. Javier Zanetti, 39 anni ad agosto, continua a correre sul campo come un ragazzino, per la gioia dei tifosi nerazzurri. Cosa porta il capitano a essere così competitivo anche a quest'età? :

"Innanzitutto l'entusiasmo. Sono arrivato a 22 anni, nel 1995, e fin da subito la famiglia Moratti e i tifosi mi hanno fatto sentire parte del gruppo, qualcosa di importante. Un affetto che ho sentito specialmente nei momenti di difficoltà, quando i risultati faticavano ad arrivare". Per quanto tempo ha intenzione di andare avanti il capitano? "Questo lo dovranno dire le mie gambe e soprattutto le mie motivazioni nel caso, un giorno, dovessero essere troppo stanche per andare avanti. Fino ad allora, però, continuerò a giocare con lo stesso impegno e la stessa determinazione di sempre. Perché giocare a calcio nella squadra che ami è il massimo!".

Ma qual è il segreto di Zanetti, che a quest'età continua a macinare chilometri come pochi altri al mondo?

"Non ci sono trucchi. Devo ringraziare sinceramente i miei genitori per avermi dato questo fisico, ma alla fine è il lavoro che paga sempre! Sono consapevole di non essere più un ragazzino, per continuare a dare il 100% in campo devo curare il mio corpo, ma proprio grazie all'entusiasmo la voglia di giocare e di sacrificarsi è rimasta la stessa".

Zanetti parla poi del suo regime alimentare:

"L'unica regola che mi sono imposto è mangiare sano, per il resto non mi sono imposto particolari restrizioni: niente fritti, pochissimi dolci. Al massimo una crostata all'albicocca, anche perché non mi piace il cioccolato... Non bevo alcolici, al massimo un bicchiere di vino rosso ogni tanto. L'unico strappo alla regola è la Coca-Cola".

Esempio dentro e fuori dal campo: quali sono i punti cardine della vita di Zanetti?

"Niente di complicato, seguo solo l'esempio che mi han dato i miei genitori. Penso che dare senza aspettarsi nulla in cambio, essere sempre spontanei e godere di ciò che si ha siano la ricetta per avere una vita serena e tranquilla".

Ma almeno in vacanza, Zanetti si riposa?

"Per anni non ho proprio fatto vacanze, perché parallelamente al campionato c'erano gli impegni con la Nazionale. Adesso, invece, per i primi 20 giorni di vacanza mi alleno stando dietro ai miei figli e giocando con loro; gli ultimi giorni prima del rientro torno ad allenarmi per arrivare in forma al primo giorno di ritiro".

Pupi chiude provando a dare un consiglio ai giovani talenti per evitare che si perdano per strada:

"I ragazzi oggi hanno tantissime possibiltà e con tutte queste alternative rischiano di perdersi più facilmente. Io darei loro questo consiglio: prima di ogni altra cosa, diventate dei grandi uomini ed evitate tutte quelle strade che non portano a nulla".