Il Pensiero di Roberto Scarpini: Fiction biancorossonera, Lo scomodo Catania, l'amico Carlo Pellegatti...
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Il Pensiero di Roberto Scarpini: Fiction biancorossonera, Lo scomodo Catania, l'amico Carlo Pellegatti...
Per i più dubbiosi, finalmente è arrivata la notizia della rinnovata pace tra Milan e Juve. Insomma come lo giri, lo giri il clima rimane vomitevole (Lippi cit.).
Come nelle migliori fiction lo script prevede liti e battibecchi (la vigilia) rotture definitive (tunnel spogliatoi) in un dopo gara vissuto pericolosamente all'insegna del tutti contro tutti e dell'accusa facile e, a quanto pare, abbastanza dura e, lieto fine (telefonata Agnelli-Galliani). Dico solo a quanto pare, perché dalla pancia del Meazza non sono uscite in realtà registrazioni ma bensì rumors, voci e poco altro.
Una cortina di ferro che ci ha di fatto tenuti lontano da dichiarazioni che, se confermate, avrebbero avuto una valenza epocale. Sempre se, viene da dire, sia realmente accaduto (altrimenti perché sanzionare Galliani per le accuse e non Conte per le repliche..?). La ragione di cotanto attrito si troverebbe in una direzione di gara che ha modificato radicalmente il risultato e mortificato il gioco del calcio. Due postille, la prima dedicata a Buffon e la seconda al giudice sportivo. Il portiere della nazionale è stato onesto nell'ammettere di non aver voluto dire la cosa che tutti avevano visto, tranne il direttore di gara (forse meglio dire ... l'assistente). Meno invece nel sostenere di non essersi accorto. Chi ha giocato in porta anche solo un anno in carriera e ha un minimo di senso della posizione non si può sbagliare. Infine bene la decisione (inevitabile) sull'affaire Mexes, mentre incredibile quella su Muntari.
La situazione in casa Inter è diventata complicata. Nel senso che a furia di pensare agli obbiettivi futuribili, i risultati non arrivano e i punti languono. Il Catania è un cliente molto scomodo e sarà difficile per condizione, convinzioni e qualità. Mister Ranieri ci arriva dopo una settimana tra le più complicate della sua carriera di allenatore. E se è vero che la situazione è complicata è altresì vero che lui, da sempre considerato il "tickerman" del calcio, nelle grandi difficoltà è riuscito spesso a trovare motivazioni particolari per recuperare il bandolo della matassa.
Ultimo pensiero da parte mia per l'amico Carlo Pellegatti, incappato in una serata di quelle proprio sfortunate. Quindi, viste le tante critiche che gli sono state rivolte, vorrei utilizzare questo spazio per sottolineare una volta di più tutta la mia stima per una carriera ineccepibile. Carlo, per chi non lo conosce personalmente, non solo è una persona per bene ma è anche un uomo molto educato. Un amico di tante battaglie vissute da parti opposte ma sempre con grandissima stima. Un incidente di percorso può capitare, in una serata di grande scoramento, con l'aggravante di un comparto tecnico mal funzionante che ha consegnato al mondo un commento che voleva e doveva essere privato. Un incidente che non modifica però in nessuna maniera una vita professionale vissuta sempre da esempio per molti ragazzi che iniziano la nostra professione. A presto Carletto!
Roberto Scarpini.
Come nelle migliori fiction lo script prevede liti e battibecchi (la vigilia) rotture definitive (tunnel spogliatoi) in un dopo gara vissuto pericolosamente all'insegna del tutti contro tutti e dell'accusa facile e, a quanto pare, abbastanza dura e, lieto fine (telefonata Agnelli-Galliani). Dico solo a quanto pare, perché dalla pancia del Meazza non sono uscite in realtà registrazioni ma bensì rumors, voci e poco altro.
Una cortina di ferro che ci ha di fatto tenuti lontano da dichiarazioni che, se confermate, avrebbero avuto una valenza epocale. Sempre se, viene da dire, sia realmente accaduto (altrimenti perché sanzionare Galliani per le accuse e non Conte per le repliche..?). La ragione di cotanto attrito si troverebbe in una direzione di gara che ha modificato radicalmente il risultato e mortificato il gioco del calcio. Due postille, la prima dedicata a Buffon e la seconda al giudice sportivo. Il portiere della nazionale è stato onesto nell'ammettere di non aver voluto dire la cosa che tutti avevano visto, tranne il direttore di gara (forse meglio dire ... l'assistente). Meno invece nel sostenere di non essersi accorto. Chi ha giocato in porta anche solo un anno in carriera e ha un minimo di senso della posizione non si può sbagliare. Infine bene la decisione (inevitabile) sull'affaire Mexes, mentre incredibile quella su Muntari.
La situazione in casa Inter è diventata complicata. Nel senso che a furia di pensare agli obbiettivi futuribili, i risultati non arrivano e i punti languono. Il Catania è un cliente molto scomodo e sarà difficile per condizione, convinzioni e qualità. Mister Ranieri ci arriva dopo una settimana tra le più complicate della sua carriera di allenatore. E se è vero che la situazione è complicata è altresì vero che lui, da sempre considerato il "tickerman" del calcio, nelle grandi difficoltà è riuscito spesso a trovare motivazioni particolari per recuperare il bandolo della matassa.
Ultimo pensiero da parte mia per l'amico Carlo Pellegatti, incappato in una serata di quelle proprio sfortunate. Quindi, viste le tante critiche che gli sono state rivolte, vorrei utilizzare questo spazio per sottolineare una volta di più tutta la mia stima per una carriera ineccepibile. Carlo, per chi non lo conosce personalmente, non solo è una persona per bene ma è anche un uomo molto educato. Un amico di tante battaglie vissute da parti opposte ma sempre con grandissima stima. Un incidente di percorso può capitare, in una serata di grande scoramento, con l'aggravante di un comparto tecnico mal funzionante che ha consegnato al mondo un commento che voleva e doveva essere privato. Un incidente che non modifica però in nessuna maniera una vita professionale vissuta sempre da esempio per molti ragazzi che iniziano la nostra professione. A presto Carletto!
Roberto Scarpini.
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