Talent Scout: Rodrigo Caio, il 'Busquets' del San Paolo è già pronto a raccogliere l'eredità di Casemiro

Cuoreinter alla ricerca di nuovi talenti, per la rubrica "Talent Scout", si è imbattuta nel Centro de Formaçao de Atletas di Cotia, è notoriamente uno dei serbatoi giovanili più floridi del Sudamerica e la nuova generazione di talenti che si stanno affacciando al Morumbi sembra promettere grandi cose. I riflettori sono attualmente tutti per il funambolico Lucas e il roccioso Casemiro, destinati a top team europei a stretto giro di posta, mentre si aspetta con impazienza l’esplosione di Lucas Piazon, che da gennaio sarà agli ordini di Andrè Villas Boas al Chelsea, e di Bruno Uvini, una delle colonne dell’Under 20. Ma il Tricolor ha già pronti in rampa di lancio altri gioiellini, come il centrale Luiz Eduardo, che ha pubblicamente ammesso di ispirarsi a Thiago Silva, e soprattutto Rodrigo Caio Coquette Russo, noto semplicemente come Rodrigo Caio, già ribattezzato il ‘nuovo Busquets’.

DA ZAGUEIRO A VOLANTE – Rodrigo nasce a Dracena, in un comune di San Paolo e cresce con il ‘Fenomeno’ Ronaldo come idolo d’infanzia. Naturale dunque che inizi a giocare a calcio da attaccante ma ben presto viene impiegato da difensore ed è lì che esprime al meglio le sue doti. Entra a far parte del settore giovanile del San Paolo nel 2005 e nel 2007 si aggiudica il primo titolo della sua carriera, conquistando il Campionato Paulista Under 15. Bissa il successo l’anno successivo, realizzando addirittura 10 goal: Rodrigo, da difensore, è il capocannoniere della squadra finchè un problema al ginocchio lo costringe ai box per il resto della stagione. I problemi fisici cominciano a tormentarlo e nel giugno del 2009 un altro, ben più grave, infortunio al ginocchio ne mette addirittura a rischio la carriera: dopo un calvario durato 10 mesi e tanti dubbi, Rodrigo torna però a giocare, più forte di prima. Con mister Zé Sergio, ex colonna paulista nonché nazionale brasiliano al Mondiale 1978, arriva la svolta della sua carriera: grazie alle sue doti tecniche e allo spiccato senso della posizione, Rodrigo Caio viene piazzato davanti alla difesa. Proprio da ‘volante’ arriva in prima squadra, debuttando il 26 giugno 2011 da titolare con Carpegiani contro il Corinthians ma il 5 agosto, in piena emergenza, il nuovo tecnico Adilson Batista lo impiega da centrale difensivo al fianco di Rhodolfo, con ottimi risultati. Con il ritorno di Casemiro e Bruno Uvini dal Mondiale Under 20 gli spazi per Rodrigo Caio si restringono ma il giovane centrocampista, a soli 18 anni, è a tutti gli effetti un’importante risorsa per il Tricolor paulista.

COME IL SERGIO BLAUGRANA – Il paragone con Busquets è immediato, per posizione in campo, duttilità, struttura fisica, doti tecniche e agonistiche. Buona visione di gioco, grande personalità e tecnica da brasiliano, Rodrigo ama definirsi “un guerriero” ma impressiona soprattutto per senso tattico e per la precisione delle giocate. La stampa brasiliana lo ha paragonato anche a Denilson, prodotto del vivaio sanpaolino che quest’anno è tornato in prestito al Morumbi dall’Arsenal, ma il diciottenne di Dracena sembra avvicinarsi maggiormente al Sergio blaugrana. Nel settore giovanile ha dimostrato grande feeling con il goal ma in prima squadra, nelle sette gare disputate finora, non è ancora riuscito a timbrare. Il grande punto interrogativo è legato ai tanti infortuni che ne hanno condizionato il cammino in questi anni. Una preoccupazione che a Stamford Bridge non sembrano avere, visto che dopo aver messo le mani su Lucas Piazon il Chelsea sta cercando di assicurasi anche le prestazioni di Rodrigo Caio, candidato però a diventare titolare fisso nel San Paolo con la cessione, sempre più probabile, di Casemiro a gennaio. Per l’Europa ci sarà tempo…