Eto'o e la champions di Madrid:"Abbiamo avuto la fortuna di vincerla e ora i tifosi la porteranno nel cuore per sempre"

Samuel Eto'o farà il tifo per i suoi ex compagni del Barcellona nella finale di sabato a Wembley contro il Manchester United, remake della sfida del 2009 di Roma che lo vide trionfare coi blaugrana prima di approdare all'Inter. Lo afferma egli stesso in un'intervista per il sito ufficiale dell'Uefa: "Ci saranno tanti amici, e il mio cuore sarà con loro - commenta l'attaccante dell'Inter -. Spero che vinca il Barcellona, ma non si sa mai. Tutte e due le squadre sono migliorate rispetto alla finale del 2009 e mi auguro di vedere una bella partita".

C'è ancora spazio per qualche rimpianto per come si è conclusa l'avventura dell'Inter in questa edizione della Champions: "Abbiamo avuto la possibilità di sognare la finale, ma il calcio non è una scienza esatta. Non dobbiamo chiedere a Dio l'impossibile, mi ha già dato molto in passato, ma sarà strano non esserci. Cercheremo di arrivare il più lontano possibile l'anno prossimo". Belle parole per Lionel Messi, definito "indubbiamente il calciatore più forte del mondo", ma anche per la nuova punta di diamante dei Red Devils Javier Hernández. "Ha avuto un'ottima stagione - commenta l'attaccante dell'Inter -. Spero che innanzitutto si diverta, perché la finale è un vero regalo. Non sai mai se avrai un'altra occasione".

In conclusione, Eto'o ripercorre i suoi tre trionfi nella manifestazione: "Nel 2006, contro l'Arsenal, nel primo tempo non abbiamo giocato bene come avevamo fatto nel resto del torneo. Nell'intervallo ho detto ai miei compagni che dovevamo vincere perché avevamo i giocatori migliori al mondo. Nella ripresa ci siamo divertiti di più. Alla fine è stata una splendida vittoria, perché il Barcellona non conquistava la coppa da tanti anni. Nella finale 2009 (dove segnò la rete dell'1-0, ndr), grazie al mio gol abbiamo potuto controllare la partita come volevamo. Finché sei sullo 0-0 hai paura di subire, ma se segni per primo l'altra squadra deve sbilanciarsi ed è più facile giocare bene". Fino al trionfo dello scorso 22 maggio a Madrid con l'Inter: "L'Inter voleva vincere questo trofeo da tanto tempo, era un obiettivo. Quando sono arrivato, c'erano dei quarantenni che mi dicevano: 'Samuel, non ho mai visto la coppa con le grandi orecchie'! Abbiamo avuto la fortuna di vincerla e ora i tifosi la porteranno nel cuore per sempre".