Mancini, voglia di Ibrahimovic
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Mancini, voglia di Ibrahimovic
Sul mercato sta per abbattersi un nuovo tornado Manchester City. La prima, storica qualificazione alla Champions acquisita dai "nuovi ricchi" del calcio inglese grazie alla vittoria sul Tottenham dà il via a nuovi, potenti investimenti: e Roberto Mancini ha le idee molto chiare su dove dovrebbero essere indirizzati: "Ci sono due giocatori che mi piacerebbe allenare: Fabregas e Ibrahimovic. Se Zlatan volesse venire, un posto lo trovo subito".
Fabregas e Ibrahimovic, hai detto niente. Eppure, per gente come lo sceicco Mansour, portare in un'estate due crack del genere è tutto meno che una mission impossible dal punto di vista finanziario. Meno facile, però, dirottare lo spagnolo e lo svedese da rotte che sembrano già tracciate. Cesc è vicino al divorzio con l'Arsenal, è noto, ma il richiamo tecnico e la voglia di tornare a casa lo spediscono verso Barcellona.
Per quanto riguarda Ibra, non si sono mai registrati "mali di pancia" di interista memoria. Ma con il bomber di Malmoe, l'imponderabile è sempre di attualità. Senza considerare che l'uomo che manovra i suoi destini è Mino Raiola, deus-ex-machina anche di Mario Balotelli, promesso milanista da lungo tempo. Uno scambio tra i due, preso così alla lettera, sta ancora nei confini del fantamercato, ma ci sono tanti piccoli rivoli (il riscatto che il Milan deve ancora effettuare per Zlatan, l'età, il progetto tecnico che - forse - predilige una squadra più manovriera e meno legata alla leadership dello svedese, le troppe bizze di Supermario in Inghilterra), che potrebbero alla fine scatenare un torrente in piena. Che tracimerebbe sul mercato estivo 2011.
Fabregas e Ibrahimovic, hai detto niente. Eppure, per gente come lo sceicco Mansour, portare in un'estate due crack del genere è tutto meno che una mission impossible dal punto di vista finanziario. Meno facile, però, dirottare lo spagnolo e lo svedese da rotte che sembrano già tracciate. Cesc è vicino al divorzio con l'Arsenal, è noto, ma il richiamo tecnico e la voglia di tornare a casa lo spediscono verso Barcellona.
Per quanto riguarda Ibra, non si sono mai registrati "mali di pancia" di interista memoria. Ma con il bomber di Malmoe, l'imponderabile è sempre di attualità. Senza considerare che l'uomo che manovra i suoi destini è Mino Raiola, deus-ex-machina anche di Mario Balotelli, promesso milanista da lungo tempo. Uno scambio tra i due, preso così alla lettera, sta ancora nei confini del fantamercato, ma ci sono tanti piccoli rivoli (il riscatto che il Milan deve ancora effettuare per Zlatan, l'età, il progetto tecnico che - forse - predilige una squadra più manovriera e meno legata alla leadership dello svedese, le troppe bizze di Supermario in Inghilterra), che potrebbero alla fine scatenare un torrente in piena. Che tracimerebbe sul mercato estivo 2011.
dany- Special One
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