É tempo di scelte dure per la difesa: tra nuovi arrivi, conferme e addii
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É tempo di scelte dure per la difesa: tra nuovi arrivi, conferme e addii
Il momento delle scelte è sempre difficile da affrontare. In casa Inter, però, è ora di fare serie riflessioni per quanto riguarda il pacchetto arretrato nerazzurro, la retroguardia che è stata la sede principale, la base di tutte le recenti vittorie della Beneamata. Da Cordoba a Materazzi, da Samuel a Lucio, passando per Chivu e Rivas, in questi anni sono passati diversi centrali (anche adattabili sul resto della linea difensiva) dalle parti della Milano nerazzurra, ma ora con gli infortuni che obbligano a trovare rimpiazzi adeguati e giovani talenti pronti a tornare per essere protagonisti, bisogna selezionare chi sarà realmente all'altezza di proseguire con l'Inter. Il problema verrà a porsi già da gennaio: per Walter Samuel la stagione è finita dopo il k.o. al ginocchio, e in Corso Vittorio Emanuele stanno lavorando per sostituirlo. Ma se la soluzione arrivasse sul mercato, cercare 'ripieghi' sarebbe inutile: l'Inter a quel punto vorrebbe un giocatore all'altezza della situazione non soltanto per i sei mesi successivi, ma anche per il futuro. In questa ottica, il nome di Victor Ruiz - dato in pole position - ma anche quello di Daniel Agger sono assolutamente positivi, ma bisognerà capire chi potrà fare loro posto in futuro. Al termine dell'anno, The Wall tornerà e farlo accomodare in panchina non sarà affatto semplice. "Ma ormai ha la sua età", potrebbe ribattere qualcuno, però a quel punto la difesa nerazzurra diventerebbe davvero affollatissima.
Anche se arrivasse uno come Ruiz nella finestra invernale, c'è da ricordare che a giugno sarebbe il turno di Andrea Ranocchia. L'ideale sarebbe prenderlo adesso, l'Inter lo sa e chi ha provato ricevendo il no di Enrico Preziosi: ci sarà da fare un bel 'tira e molla' con il Genoa, ma alla fine il ragazzo vestirà il nerazzurro dalla prossima stagione. E in quel caso, lo si relegherebbe in panchina? Se anche così fosse, ci sarebbero già numerosi elementi quali l'eventuale arrivato - che sia Victor Ruiz, Agger, Barzagli o chi per loro -, Marco Materazzi, Ivan Cordoba, Nelson Rivas (per lui però è auspicabile una partenza in tempi brevissimi) ed anche il signor Cristian Chivu che probabilmente tornerà a fare il centrale visto che ormai si è palesata la necessità di un grande terzino sinistro di ruolo per l'Inter, un altro problema da risolvere quindi. Puntare sui giovani è giustissimo, Ruiz e Ranocchia sarebbero due rinforzi favolosi, ma sarebbe il momento di prendere quindi delle serie decisioni sul destino di due bandiere, due colonne come Matrix e Cordoba, più di quanto non valga il discorso per il sempre affidabile Samuel (bisognerà vedere anche come risponderà al terribile infortunio, ma non abbiamo dubbi) e ad un Chivu che tornerebbe nel suo ruolo vero. Non è mai facile motivare queste situazioni, ma purtroppo il tempo passa e l'età avanza: ragionare in ottica di mercato significa anche pensare a questi problemi, con un sovraffollamento che potrebbe fare solo male.
Lo stesso discorso è stato valido - anche se soprattutto in termini quantitativi che di età - per il centrocampista che doveva arrivare in estate. L'Inter ha scelto di prendere eventualmente soltanto un top player, perché prendere un Inler (ad esempio) sarebbe stato un semplice contentino che poteva trasformarsi in grana. Non potendo - ovviamente - prevedere questa infinita sequenza di infortuni, si è pensato: "Ma con un altro centrocampista 'normale', quando saranno a disposizione tutti, dunque Cambiasso, Zanetti, Stankovic, Thiago Motta e un Mariga da crescere, il sesto per due posti cosa dirà?". Un ragionamento che fila e che va riproposto, con il problema dell'età a fare da triste sfondo, anche per una difesa che va comunque rinforzata e ringiovanita. E' tempo di scelte, con il mercato che incombe, i nuovi arrivi imminenti e qualche sempre spiacevole addio.
Anche se arrivasse uno come Ruiz nella finestra invernale, c'è da ricordare che a giugno sarebbe il turno di Andrea Ranocchia. L'ideale sarebbe prenderlo adesso, l'Inter lo sa e chi ha provato ricevendo il no di Enrico Preziosi: ci sarà da fare un bel 'tira e molla' con il Genoa, ma alla fine il ragazzo vestirà il nerazzurro dalla prossima stagione. E in quel caso, lo si relegherebbe in panchina? Se anche così fosse, ci sarebbero già numerosi elementi quali l'eventuale arrivato - che sia Victor Ruiz, Agger, Barzagli o chi per loro -, Marco Materazzi, Ivan Cordoba, Nelson Rivas (per lui però è auspicabile una partenza in tempi brevissimi) ed anche il signor Cristian Chivu che probabilmente tornerà a fare il centrale visto che ormai si è palesata la necessità di un grande terzino sinistro di ruolo per l'Inter, un altro problema da risolvere quindi. Puntare sui giovani è giustissimo, Ruiz e Ranocchia sarebbero due rinforzi favolosi, ma sarebbe il momento di prendere quindi delle serie decisioni sul destino di due bandiere, due colonne come Matrix e Cordoba, più di quanto non valga il discorso per il sempre affidabile Samuel (bisognerà vedere anche come risponderà al terribile infortunio, ma non abbiamo dubbi) e ad un Chivu che tornerebbe nel suo ruolo vero. Non è mai facile motivare queste situazioni, ma purtroppo il tempo passa e l'età avanza: ragionare in ottica di mercato significa anche pensare a questi problemi, con un sovraffollamento che potrebbe fare solo male.
Lo stesso discorso è stato valido - anche se soprattutto in termini quantitativi che di età - per il centrocampista che doveva arrivare in estate. L'Inter ha scelto di prendere eventualmente soltanto un top player, perché prendere un Inler (ad esempio) sarebbe stato un semplice contentino che poteva trasformarsi in grana. Non potendo - ovviamente - prevedere questa infinita sequenza di infortuni, si è pensato: "Ma con un altro centrocampista 'normale', quando saranno a disposizione tutti, dunque Cambiasso, Zanetti, Stankovic, Thiago Motta e un Mariga da crescere, il sesto per due posti cosa dirà?". Un ragionamento che fila e che va riproposto, con il problema dell'età a fare da triste sfondo, anche per una difesa che va comunque rinforzata e ringiovanita. E' tempo di scelte, con il mercato che incombe, i nuovi arrivi imminenti e qualche sempre spiacevole addio.
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