CALCIO SCOMMESSE- Un'intercettazione dopo la combine saltata di Inter-Lecce: "Ora se non pagano, li meniamo..."

Inter-Lecce, la partita del 20 marzo terminata 1-0, ha rappresentato uno dei momenti di massima tensione tra i vari protagonisti dell'inchiesta cremonese. I diversi gruppi di scommettitori avevano investito tanto (150mila euro secondo il gip Salvini) nell'Over "garantito" da Paoloni e per questo, dopo l'operazione andata in fumo, si sono susseguiti incontri e telefonate, tra minacce e richieste di risarcimento. In forma anonima è arrivata in redazione una registrazione "fai da te" realizzata probabilmente da uno dei protagonisti della vicenda. La difficoltà nel valutare l'autenticità dell'intercettazione e nell'individuare gli interlocutori ci impone di utilizzare la formula di "uomo1" e "uomo2" per contrassegnare le conversazioni, ma l'argomento e le parole usate sono inequivocabili e rappresentano lo spaccato di quello che l'inchiesta di Cremona ha messo in luce.

I CALCIATORI DI PAOLONI — Dopo la beffa di San Siro, mentre gli scommettitori si fanno sempre più pressanti nel pretendere la restituzione dei soldi investiti, al telefono il portiere del Benevento Marco Paoloni è additato come il capro espiatorio.
UOMO1: "Paoloni mi ha detto che non c'entra un c****".
UOMO2: "È lui che ha parlato con i giocatori, non c'entra niente perché magari non deve tirare fuori i soldi, ma lui li fa tirare fuori da quegli altri...".
UOMO1: "Ma chi sono quegli altri?".
UOMO2: "Quattro difensori".
A quanto pare tutti rincorrono Paoloni per riscuotere i crediti. Non solo i protagonisti della telefonata. "Uomo2", infatti, racconta all'altro: "Questo di Pescara è venuto a rompere il c**** a me. Viene da me e mi dice "Paoloni ha perso pure con me, prima deve dare i soldi a me. Io gli ho risposto: "Paoloni prima deve dare i 30 mila a me"".
Ma chi ha perso una barca di soldi, per colpa di una combine non realizzata, pretende un risarcimento dagli stessi giocatori che quel 20 marzo a Milano erano in campo e non avrebbero rispettato i patti. Quanti sono, però, i calciatori coinvolti?
UOMO2: "Settimana prossima viene Paoloni e porta gli assegni di 15 mila euro che devono dargli due giocatori".
UOMO1: "Chi sono?".
UOMO2: "Non mi ricordo, quattro difensori... Anche questa cosa che è venuta fuori, che io ho detto dieci giocatori...".
UOMO1: "Avevi detto sei".
UOMO2: "Quattro difensori più due centrocampisti più il centravanti che tirava contro l'allenatore. Qui invece hanno giocato tutti alla morte".
UOMO1: "Perfetto, e il portiere non c'era".
Poi si arriva a ipotizzare misure estreme, se i soldi non arrivano.
UOMO1: "Mettiamo che questi qui non pagano. Che facciamo?".
UOMO2: "Li meniamo".
UOMO1: "Pino ha detto che conosce un direttore generale che li denuncia tutti. O si prendono i soldi o si fa la denuncia...".

una combine per rimediare — Passano i giorni e la tensione sale. "Uomo1", evidentemente in difficoltà con gli scommettitori, si sfoga con "Uomo2": "Questo che deve prendere i soldi, non gliene frega un c****, ha detto "Adesso mi sistemi la cosa". Qui non ha tirato fuori un euro nessuno. Se Paoloni pensa di finire questa storia senza tirar fuori soldi e senza casini, ha sbagliato. Lui può trovare le scuse, ma ha finito di giocare... nelle grane ci vanno tutti. Io mi tiro dietro tutti. Se (Paoloni, ndr) non mi porta i soldi, ci deve portare gli altri che si è inventato, ha giocato lui e basta, si è inventato tutto". Come fare per racimolare tutti i quattrini che servono per rientrare dai debiti del post Inter-Lecce? Magari provando a combinare altre partite. Ne dà conto, nell'ordinanza, anche il gip. E in una delle telefonate di cui siamo venuti in possesso un terzo soggetto, tra i protagonisti dell'inchiesta, propone a "Uomo1": "Ho parlato con quelli di su, mi hanno fatto un contatto con personaggi che domenica vogliono perdere la partita". "Uomo1", però, non si fida: "Come faccio a dire a quello là di giocare 'sta roba? Mi manda a f******".

quindi dobbiamo preoccuparci?

devono preoccuparsi loro anzi se fossi l'Inter mi metterei parte civile immediatamente!