Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Moratti: "Punto di partenza, per crescere"

Andare in basso

Moratti: "Punto di partenza, per crescere"  Empty Moratti: "Punto di partenza, per crescere"

Messaggio Da ModCuoreInter Mer Dic 01, 2010 4:23 pm

Se l'Inter dovesse vincere il mondiale per club dopo quarantacinque anni, quali sarebbero le sue personali emozioni nel ripercorrere quanto fatto da suo padre?

'Innanzitutto vorrei ringraziare i tanti tifosi giapponesi che ci seguono, che sono in costante aumento, e questo mi fa tanto piacere. Per rispondere alla domanda non scindo quella che è la mia felicità dalla felicità di tutti i tifosi, da quella dell'allenatore e da quella dei giocatori, perchè questa è una felicità comune. Il calcio non è uno sport per singoli e la nostra Società non è una società per singoli. Ci sentiamo tutti insieme. A me questa manifestazione ricorda qualcosa che ho vissuto da ragazzo, con tanta gioia e con tanta sofferenza, perchè il Campionato del Mondo non è mai fatto di partite facili e dobbiamo prepararci a questa situazione. Però devo dire che è molto difficile e anche molto combattuto, perchè ci vuole anche tanto carattere. Queste sono caratteristiche dell'Inter e spero che le sappia tirare fuori. Se riusciremo a farlo, potremo avere per tutti un grande piacere'.

Nelle due precedenti edizioni disputate dall'Inter, l'avversario è sempre stato l'Independiente. Lei ha personalmente assistito a quelle partite?

'Le ho viste. Quella che mi ha dato la soddisfazione più grande è stato lo spareggio di Madrid, perchè era una finale vera. A quel tempo si giocava una partita in Sudamerica e una in Italia. Erano solo due partite e non c'era un torneo come adesso. Era qualcosa di molto secco, non valevano le differenze di gol: quindi se vincevi 4-0 in casa e poi perdevi 1-0 in trasferta dovevi andare comunque a una finale di spareggio. Così è successo nella finale di Madrid e quella è stata una bella soddisfazione, è stato fantastico vincere in una città così bella, che anche quest'anno ci ha portato fortuna. Ricordo la partita giocata in Sudamerica ad Avellaneda, sicuramente non era un ambiente facilissimo. Adesso questo torneo è visto in un ambito internazionale, non si svolge più in casa dell'una o dell'altra squadra, ma in un paese che con molta cortesia ospita l'una o l'altra squadra. È diventato un fatto mediatico ed era importante anche allora. Rimane un qualcosa di molto bello. Mediaticamente forse ci sono delle differenze. Il calcio è cambiato, però l'emozione non si può cambiare nella vita, questo è un evento che era emozionante allora e lo è anche adesso'.

Secondo lei l'esito di questa manifestazione può incidere sui suoi piani per un cambiamento o un rafforzamento della squadra per il futuro?
'È sempre una partita al di là dell'importanza che ha per la storia della società e per la soddisfazione di tutte le persone che ci lavorano, però è sempre una partita della quale non esprimi un giudizio definitivo su certe cose. La prendi per quella che è, con tutte le possibili variabili che il calcio ti dà. I nostri progetti rimangono quelli. Per quanto riguarda eventuali acquisti vedremo mano a mano, quello che c'è a disposizione per poter fare. Rimango sempre dell'idea che noi abbiamo una grande squadra. Comunque vedremo cosa sarà necessario fare per farla diventare ancora più grande'.

Nelle sue ultime dichiarazioni sulla squadra, la parola ricorrente è stata 'carattere': ritiene che sia mancato alla squadra?

'No. Non mi sembra che sia una questione di carattere. Forse dopo la partita con la Juventus avevo detto qualcosa di questo genere. Era più il fatto di una certa prudenza che a volte ci prende. In certe partite ti può andare bene il risultato perchè ti rendi conto che sono pericolose. Credo piuttosto che il carattere sia uno dei pregi di questa squadra. Da sempre. E sempre lo è stato nei momenti difficili e in quelli di maggior successo, quindi è a quello mi appello per queste partite. In tutti questi anni, le finali mondiali sono state delle vere battaglie. Non vanno giocate solo per il prestigio, ma vanno affrontate rimboccandosi le maniche, cercando di essere umili ed essere pronti nel momento in cui si affrontano'.

Lei ha ricordato che l'Inter è stata la prima squadra italiana a vincere la Coppa del Mondo per club: quanto considera queste partite e la finale di Madrid come un ritorno alla normalità della storia dell'Inter e non delle eccezioni?

'Le dirò che ho sempre considerato questa la normalità, anche quando non ci capitava di giocare partite di questo genere. Per cui considero che sia un traguardo nelle possibilità dell'Inter. Come ogni traguardo a volte riesci a raggiungerlo, a volte no; ma comunque è sempre nel nostro potenziale. Poi per vari motivi che abbiamo vissuto e che sono assolutamente calcistici, alcune volte non riesci a raggiungere questi obiettivi. Però rimane nel potenziale e nella storia della società, di volerli e poterli raggiungere. L'emozione c'è, ma non è un'emozione straordinaria. È un'emozione collegata a quello che può essere la crescita della società in questo momento'.

Lei ha detto che è convinto di avere una grande squadra, quindi se dipendesse da lei a gennaio non interverrebbe sul mercato?
'Lei vuole essere consequenziale a tutti i costi (ndr.: sorride). Io metto come base la grande fiducia nelle persone che ho, come ho molta fiducia in Benitez. Queste cose mi fanno essere non ottimista, ma fiducioso. Però se ci sono da fare degli interventi importanti, interessanti e utili, sono pronto ad entrare. Sentirò l'allenatore e decideremo insieme'.

Ci sembra imbronciato: c'è qualcosa che non va?

'Io devo sorridere costantemente? (ndr.:sorride) Pensavo anch'io che questa conferenza fosse troppo seriosa, invece stiamo affrontando una cosa che è bellissima come un Campionato del Mondo. È seriosa perchè siamo molto rispettosi nei vostri confronti. Questo è il significato. Niente di più'.

Quanto questo mondiale rappresenta un punto d'arrivo e quanto è un punto di partenza per gli obiettivi futuri?

'Certamente è un punto d'arrivo, anche se ogni cosa deve fare da piedistallo per il futuro. Però è un punto d'arrivo perchè è il più alto premio che tu possa conquistare nel calcio. Poi naturalmente non ti fermi, dovesse andare bene certamente avrà delle conseguenze sul carattere e sul morale e per il fatto che continui a fare una ripartenza a un livello più alto. Hai quindi dei dover maggiori nei confronti del pubblico. Quindi sotto questo aspetto è un punto di partenza, per tutta la storia della società è un punto di arrivo importante'.

In caso di affermazione al Mondiale per club, quale percentuale di merito darebbe a José Mourinho? E poi le è venuto da sorridere vedendo Barcellona- Real Madrid?

'Rispondo alla prima domanda. Io dò merito a tutte le persone che hanno contribuito a portare l'Inter a partecipare a questo torneo. Quindi Mourinho da noi ha fatto molto bene e ci ha consentito di arrivare a questo risultato. Quindi ringrazio questo 'ragazzo' (Javier Zanetti) che è seduto al mio fianco cosi come ringrazio Benitez di aver portato la squadra a un certo livello di forma, nonostante tutte le difficoltà, e a poter disputare questa finale. Per quanto riguarda la partita dell'altra sera non ho fatto nessun sorriso e non capisco proprio perchè avrei dovuto farlo. È stata una partita in cui le due squadre avrebbero dovuto essere alla pari, ma nella quale una delle due ha fatto un gioco talmente formidabile e le è riuscita una serata talmente incredibile che non c'è stata partita. Quindi l'ho vissuta da una punto di vista calcistico e dal punto di vista emozionale molto meno'.

Se questo mondiale per club si disputasse a fine gennaio, rivedrebbe qualcosa intervenendo sul mercato?
'Io so che lei parla per conto di Benitez (ndr: sorride). Quella che io vedo sotto il profilo del mercato non è per una singola partita o per una singola finale, piuttosto per la costruzione del futuro. Ha senso intervenire sul mercato per fare cose che possono essere utili, per capire cosa fare a fine anno con certi giocatori e come costruire la squadra. È in questo modo la vede anche Benitez, e così me l'ha spiegato molto bene. Non è un tappare dei buchi, che non vediamo, quanto iniziare la costruzione per un futuro che non si può legare sempre ad un passato anche se recente, ma devi costruirlo normalmente. Quindi a gennaio non si compra nessuno (ndr: sorride)'.

Lei ha definito il Mondiale per Club un punto d'arrivo per l'Inter. Un punto d'arrivo in questi suoi primi quindici anni di presidenza, le chiedo come si arriva a costruire una squadra che come potenzialità punta ad essere la prima al mondo. Quali sono stati i passaggi fondamentali? E se il pensiero va a qualcuno che è stato importante in questi quindici anni o a qualcuno che se n'è andato troppo in fretta...
'La risposta alla prima parte della domanda sarebbe troppo lunga e cioè cosa è successo in tutti questi anni e siccome poi non voglio entrare in polemica, rimane una risposta che è la normale sofferenza nella vita, nei momenti difficili e nei momenti migliori e se hai fortuna riesci a raggiungere cose che sono molto importanti come sta succedendo all'Inter. Pur rimanendo tutto questo nel DNA della società, che è una società che non ha e non ha avuto paura di raggiungere risultati importanti. Cosa dispiace invece? Dispiace non avere al fianco persone che all'Inter hanno dato tantissimo e non solo professionalmente. Anche dal punto di vista emotivo, affettivo ed emozionale. Sono persone come Giacinto Facchetti e Peppino Prisco, persone che avrebbero vissuto questo momento come un premio alla loro attività perchè l'hanno svolta molto bene. Se posso pensare a Facchetti, devo dire che era nella sua storia quella di raggiungere questa soddisfazione anche come dirigente, quindi ci seguirà da qualche parte e ci darà una mano, spero'.

Ha dato sei e mezzo alla stagione di Benitez fino ad ora, un eventuale successo al Mondiale per Club farebbe aumentare di quanto questo voto?
'Di tre punti e mezzo... (sorride)'.

Ho capito che ha visto Barcellona-Real Madrid senza preferenze: le chiedo se vedendo il Barcellona, ha pensato che la vostra Champions League acquisti ancora più merito, oppure ha pensato quanto sia difficile rivincere la Champions contro quei marziani?

'A Barcellona avevamo perso 2-0 nella fase a gironi e quindi ci erano sembrati anche allora dei marziani, poi li abbiamo superati in un momento più decisivo come la semifinale. Quindi il calcio non permette di fare previsioni. L'altra sera ho visto una squadra che mi sembra di capire non fosse in serata. Siamo pronti ad affrontare Barcellona e Real Madrid e quando sarà il momento lo faremo (sorride)'.

Tutto il mondo è pronto per vedere l'Inter in questa competizione: che cosa vorrebbe che l'Inter facesse vedere?

'L'Inter è una società e una squadra affascinante. È involontario questo fatto, quindi automaticamente conquista chi la segue e i suoi tifosi. Quello che vorrei che emergesse è quanto questa società si regga certamente su degli sforzi economici, ma anche tantissimo sulla passione del suo pubblico, di tutte le persone che ne fanno parte e sui giocatori, soprattutto'.

Nella recente intervista rilasciata a Vanity Fair, Zlatan Ibrahimovic sostiene che José Mourinho lo abbia ceduto al Barcellona senza dargli una spiegazione.

'Forse gli avranno fatto una domanda che ha portato a questa risposta. È solo una polemica in più, ma che gli è venuta casualmente. A me sinceramente Ibrahimovic è simpatico'.

Lui ha detto di essere il migliore del mondo e di essere andato via per vincere la Champions...
'Sul fatto di essere il migliore del mondo, te lo aspetti da Ibrahimovic. Per quanto riguarda la conquista della Champions penso di sì, e credo sia stata la più grande soddisfazione di tutti i suoi compagni (ndr.: sorride). In poche parole ha sbagliato anno'.
ModCuoreInter
ModCuoreInter
Playmaker
Playmaker

Maschio
Ratto
Numero di messaggi : 29292
Età : 39
Reputazione su cuoreinter.com : 30
Data d'iscrizione : 06.08.07

http://www.cuoreinter.com

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.