La rivincita del principe, DIEGO MILITO E TORNATO!

Anche nella sfida contro la Lazio Diego Milito ha timbrato il cartellino. Ottavo gol in campionato segnato in quindici partite e uno stato di forma che lascia alle spalle la difficile stagione passata. Da rincalzo di lusso pronto per la cessione, a titolare nel nuovo attacco di Ranieri in coppia con Pazzini. Il principe ha ritrovato lo smalto nei movimenti e negli scatti, con una freddezza sotto porta ormai dimenticata e che in tanti, compresi noi, avevano erroneamente classificato come irrecuperabile.

Non è un segreto di come, prima della vicenda Pato, il Paris Saint Germain di Leonardo abbia fatto un sondaggio con il club nerazzurro per Diego Milito. L’inizio di stagione dell’argentino è stato scandito da una serie di errori clamorosi sotto porta, gol sbagliati davanti alla linea sia in campionato che in Champions League, sintomi di un tracollo senza precedenti. Dopo l’anno dei record nel 2009/2010 con 30 gol in 52 presenze, lo scorso anno si era concluso con 34 partite e 8 gol totali, un’annata sfortunata scandita da guai muscolari che ne hanno limitato non poco il rendimento. Il gol con la Lazio è un mix perfetto di tutto ciò che al principe non riusciva più: movimento senza palla, triangolazioni in velocità e gol in diagonale come già successo nel derby di Milano.

Quattro gol nelle ultime tre partite: dopo quello di ieri e la rete contro i rossoneri c’era stata la doppietta contro il Parma. Prima di allora per trovare un altro gol dell’argentino bisogna andare indietro alla 5^ giornata di campionato, all’esordio di Ranieri in nerazzurro nella vittoriosa trasferta di Bologna. Un bottino sufficiente per consentire quest’anno a Milito di avere una media gol in campionato di 0,53 reti a partita, non male se confrontata alla media in Champions League (0,16). Nell’anno del triplete l’argentino contava numeri irripetibili: media di 0,77 gol a partita in campionato, 0,4 in Coppa Italia, 0,54 in Champions League.

Tra soli tre gol arriverà a quota 50 gol ufficiali segnati in maglia nerzzurra, un traguardo unico per un giocatore classe 1979 che a 33 anni vuole ancora togliersi delle soddisfazioni. Con l’Inter ha vinto un campionato, due coppe Italia, una supercoppa italiana, una Champions League e un mondiale per club. Il suo arrivo è coinciso con il punto più alto della gestione Massimo Moratti e tutti sanno che Diego Milito resterà per sempre nella storia nerazzurra come il bomber del triplete, quello che segnava in qualsiasi modo e da qualunque posizione. Il contratto che lo lega all’Inter scadrà nel giugno 2014, ancora due anni di storia insieme dopodichè ci sarà il ritorno in Argentina, in quel momento saranno dieci gli anni passati in Europa. Un’esperienza che finora ha fruttato qualcosa come 145 gol tra Serie A e Liga.