IL PRONOSTIC"ONE" : "IBRA, VINCEREMO TUTTO!"

Zlatan Ibrahimovic torna in patria ed è il protagonista assoluto dell'immediata vigilia dell'amichevole tra il Malmoe e il 'suo' Milan. Lo svedese ribadisce il concetto già espresso nei giorni scorsi, subito dopo la vittoria in Supercoppa contro l'Inter: "Noi siamo il Milan, dobbiamo vincere sempre e tutto".

"L'ANNO SCORSO STANCO, NON ACCADRA' PIU' - E' un Ibra spavaldo e sicuro di sé quello che parla ai microfoni svedesi: "L'anno scorso mi ero posto un obiettivo: volevo vincere con una squadra grande. E' stato il primo anno che mi sono trovato stanco ad un certo punto della stagione, ma volevo vincere ed è andata bene. Come mi sono organizzato quest'anno? Il primo anno mi sentivo stanco mentalmente. Allegri mi ha aiutato tanto per non sentirmi così stressato. Quindi credo che questo, nella nuova stagione, non accadrà. Non so ancora perché ho avuto quel calo l'anno scorso. Adesso sto facendo un grande lavoro per avere la forza necessaria tutto l'anno. Noi siamo il Milan e dobbiamo vincere, mi sento al top. Ora la mia testa è solo per il Milan e resterò nel Milan sicuramente per qualche anno".

"MESSI, RONALDO, ROONEY I PIU' FORTI" - L'attaccante svedese, che ha detto di essere felice di giocare in Svezia davanti alla sua gente e che vorrebbe finire la carriera al Malmoe, si dice pronto a rimanere al Milan ancora a lungo e ha parlato dei prossimi obiettivi dei rossoneri provando a dare anche
dei consigli a Galliani. "Abbiamo una squadra molto forte - ha detto Ibrahimovic - sappiamo cosa dobbiamo fare per vincere in Europa. É troppo facile parlare, ora dobbiamo giocare bene. Per essere competitivi ai massimi livelli, forse, avremmo bisogno di uno o due giocatori in più. Chi è il migliore al mondo? Non c'è un solo giocatore migliore al mondo: Messi, Cristiano Ronaldo. Anche Rooney mi piace. É sempre difficile dire chi sia il migliore. Una settimana può essere migliore uno, in quella seguente un altro. Questi tre sono sullo stesso livello".

"GRANDE RAPPORTO CON ALLEGRI" - A proposito della sua quotidianità in rossonero Ibrahimovich ha raccontato che "Quando sono arrivato al Milan ho dovuto inserirmi, perché non ho cominciato con il resto del gruppo. Tutti avevano la pressione di vincere lo scudetto, la Champions. C'era grande pressione e una grande responsabilità. Anche per il mister. Noi due abbiamo un grande rapporto, a volte discutiamo, a volte 'mi ammazza', ma è giusto così". Ibra ha parlato anche dell'Inter: "Contro la mia ex squadra volevo dimostrare di essere più forte, alla fine abbiamo vinto sia i derby che lo scudetto. Poi è arrivata anche la Supercoppa. Sapevo che arrivando al Milan sarebbe stata una grande opportunità. Il Milan mi ha ridato il sorriso, sono felice qui e mi sento molto bene. Poi, nel calcio non si sa, magari un giorno il Milan non mi vuole più. Nel gruppo c'è l'atmosfera giusta, è bellissima. Ogni giorno che passa mi diverto sempre più e imparo molte cose. Ho ancora 3 anni di contratto, non penso di continuare fino a 40 anni, non serve".

"INTER SENZA ETO'O PERDE MOLTO" . "Se l'Inter perde Eto'o è normale che perda qualità - ha detto Ibrahimovic - Non ci sono giocatori come Eto'o. Lui ha fatto vedere di essere uno dei migliori al mondo. Se arrivasse a me un'offerta dalla Russia? Sono contento di stare qui al Milan e quindi dico che non accetterei. Un conto, però, è parlare, poi bisogna vedere. Non è facile. A me non è arrivato niente e spero non mi arrivi niente. Cassano? Per me Cassano è un grande giocatore, mi aiuta molto in campo e fuori mi fa ridere molto. Spero rimanga con noi perchè mi stimola, mi aiuta, ma se uno non è contento è difficile". A proposito del Barcellona, poi, Ibrahimovic ha detto che si parla di una squadra che "gioca insieme da tanti anni. Da quando sono piccoli, quasi - ha detto - Per me questo è il secondo anno. Ogni giorno che passa diventiamo sempre più forti. Poi il calciomercato ancora non è chiuso, vediamo cosa succede. Ho tanta fiducia nei miei compagni. Sono arrivati Taiwo, che sta imparando il nostro gioco e Mexes. Vedo cose positive, poi è giusto che il Milan abbia in testa di vincere anche in campo internazionale".