Leonardo: “Moratti un padre, questa la verità sul PSG”
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El Principe
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Leonardo: “Moratti un padre, questa la verità sul PSG”
Questa la lunga conferenza stampa di Leonardo convocata a Milano per spiegare al cento per cento quanto accaduto nell’ultimo mese, dai presunti contatti con la QSI, società che ha acquistato la maggioranza delle azioni del PSG, fino alla rescissione del contratto con l’Inter:
“Mi fa un po’ fatica convocare una conferenza stampa io stesso, ma dopo tutto quello che è successo nell’ultimo mese, mi è parso importante per la gente che segue dell’Inter spiegare come sono andate le cose. Sono stati per me due anni molti agitati. Finita la Coppa Italia, una conquista che mi ha reso molto felice, la mia prima da allenatore, la fine di sei mesi molto intensi. Volevo andare dieci giorni in Sardegna e poi andare in Brasile per fare gli altri venti di vacanza, poi avevo già una riunione fissata col presidente per organizzare la prossima stagione. Faccio la premessa che io non ho niente col Paris Saint-Germain e non ho parlato col Paris Saint-Germain fino alla conclusione del mio contratto con l’Inter. Io non sono stato chiamato dal Paris Saint-Germain solo questa volta, ma già nel 2004, nel 2006, nel 2008 e nel 2010. Questa è stata un’altra chiamata da parte di un club col quale ho un legame molto forte. Mi hanno chiamato con insistenza, avevo detto di “no” più volte a quelli che erano solamente degli inviti per conoscere un nuovo progetto. Dopo un certo numero di chiamate, ho detto che ne avrei parlato col presidente, cosa che ho fatto, ed io ho un rapporto col presidente che voi fate fatica a capire, ma è straordinario. Abbiamo parlato di questo e tanto altro, ho raccontato di questa possibilità con i nuovi investitori e mi ha detto di andare a vedere come era la situazione. Sono andato a Doha l’undici, prima di andare in Brasile, ed ho conosciuto le persone legate al progetto. Ho avuto un incontro per capire quello che sta succedendo là e, dopo l’incontro, è vero che si è aperta una possibilità. Io ho detto che era impossibile, ho detto che per me andare via dall’Inter dopo sei mesi era molto difficile perché c’era un progetto in corso. Ho parlato col presidente mezz’ora dopo la riunione e gli ho detto che mi hanno fatto l’offerta per qualcosa di importante, ma che ancora oggi non è quantificata. Lì è scattato qualcosa: lui mi ha trattato come un figlio di cui lui era il padre, lui mi conosce e sa la mia storia, ed ha riflettuto sulla possibilità di aprirmi una strada e non bloccarla. Mi ha lasciato con la massima libertà e permesso di decidere. Dopodiché è venuta fuori la chiamata all’agente di Bielsa. Io non ero a Milano, io non parlo fuori dalle conferenze stampa, non ci riesco e so che è difficile per voi avere certe informazioni. Io ero in vacanze in Brasile e non ho mai parlato, penso di essere l’unica persona. Questa cosa qua ha fatto scattare un meccanismo e mille giudizi che io rispetto, ma è scaturita una situazione veramente complicata. Non ho più parlato con niente e con nessuno, io non ho mai trattato col Paris Saint-Germain fino a tre giorni fa. Io sono sempre stato disponibile per rimanere all’Inter, ed il presidente lo sa, e fino alla firma di Gasperini era così. Le persone pensano ci sia stato un tradimento di due persone e non si crede che si possa parlare tra persone che si stimano. Il presidente per me è un esempio. Questa conferenza stampa è per questo, perché penso di dover dare una spiegazione fatta per bene. Ho parlato due giorni fa con i proprietari del PSG, ancora non c’è qualcosa, vedremo cosa succederà. Ha detto che serve un allenatore e non un direttore generale? Perché sa quello che ho fatto: sei anni da dirigente e due da allenatore. E sa anche quello che ci siamo detti. Lui ha cercato di non bloccare una cosa che non era sicura, ma si è creato un meccanismo che ha accelerato il tutto. Rimpianto per non essere più l’allenatore dell’Inter? Mi dispiace molto, si era creato qualcosa. Non parlo di quello che rappresenta fare l’allenatore dell’Inter, ma del legame che si era creato con l’ambiente. Era una grande sfida. Io mi considero davvero un privilegiato, mi sono capitate delle cose difficili, ma davvero straordinarie. Io non avevo ipotizzato mai questa situazione. Quando era arrivata questa possibilità, ho pensato fosse una cosa bella, ho detto che era impossibile, ci ho pensato in ottica futura. C’era poco tempo, il raduno vicino, il rapporto con i giocatori, il mercato… Questa cosa qua poi ha portato ad una situazione insostenibile. Si è detto che io sia stato in tanti posti, solo a casa mia ad Ipanema sono stato. Tutta questa aggressività l’ho capita poco, ci sarà un motivo, un perché, sarà la mia storia… Stava accadendo una situazione impossibile da accettare. Non mi hanno mai fatto una proposta economica, non mi hanno mai parlato di soldi. Chiedi a Moratti o Galliani se ho mai parlato di cifre per i contratti che ho firmato: io non ho mai parlato di soldi con nessuno, neanche con loro, e neanche in questi due giorni che sono stato a Londra. Io, fortunatamente, sto solo cercando una grande sfida, una cosa bella. Questa cosa non so dove finirà: l’acquisto del PSG è stato firmato il 30 Giugno. Notizia non c’era, che comunicato dovevo fare?
“Mi fa un po’ fatica convocare una conferenza stampa io stesso, ma dopo tutto quello che è successo nell’ultimo mese, mi è parso importante per la gente che segue dell’Inter spiegare come sono andate le cose. Sono stati per me due anni molti agitati. Finita la Coppa Italia, una conquista che mi ha reso molto felice, la mia prima da allenatore, la fine di sei mesi molto intensi. Volevo andare dieci giorni in Sardegna e poi andare in Brasile per fare gli altri venti di vacanza, poi avevo già una riunione fissata col presidente per organizzare la prossima stagione. Faccio la premessa che io non ho niente col Paris Saint-Germain e non ho parlato col Paris Saint-Germain fino alla conclusione del mio contratto con l’Inter. Io non sono stato chiamato dal Paris Saint-Germain solo questa volta, ma già nel 2004, nel 2006, nel 2008 e nel 2010. Questa è stata un’altra chiamata da parte di un club col quale ho un legame molto forte. Mi hanno chiamato con insistenza, avevo detto di “no” più volte a quelli che erano solamente degli inviti per conoscere un nuovo progetto. Dopo un certo numero di chiamate, ho detto che ne avrei parlato col presidente, cosa che ho fatto, ed io ho un rapporto col presidente che voi fate fatica a capire, ma è straordinario. Abbiamo parlato di questo e tanto altro, ho raccontato di questa possibilità con i nuovi investitori e mi ha detto di andare a vedere come era la situazione. Sono andato a Doha l’undici, prima di andare in Brasile, ed ho conosciuto le persone legate al progetto. Ho avuto un incontro per capire quello che sta succedendo là e, dopo l’incontro, è vero che si è aperta una possibilità. Io ho detto che era impossibile, ho detto che per me andare via dall’Inter dopo sei mesi era molto difficile perché c’era un progetto in corso. Ho parlato col presidente mezz’ora dopo la riunione e gli ho detto che mi hanno fatto l’offerta per qualcosa di importante, ma che ancora oggi non è quantificata. Lì è scattato qualcosa: lui mi ha trattato come un figlio di cui lui era il padre, lui mi conosce e sa la mia storia, ed ha riflettuto sulla possibilità di aprirmi una strada e non bloccarla. Mi ha lasciato con la massima libertà e permesso di decidere. Dopodiché è venuta fuori la chiamata all’agente di Bielsa. Io non ero a Milano, io non parlo fuori dalle conferenze stampa, non ci riesco e so che è difficile per voi avere certe informazioni. Io ero in vacanze in Brasile e non ho mai parlato, penso di essere l’unica persona. Questa cosa qua ha fatto scattare un meccanismo e mille giudizi che io rispetto, ma è scaturita una situazione veramente complicata. Non ho più parlato con niente e con nessuno, io non ho mai trattato col Paris Saint-Germain fino a tre giorni fa. Io sono sempre stato disponibile per rimanere all’Inter, ed il presidente lo sa, e fino alla firma di Gasperini era così. Le persone pensano ci sia stato un tradimento di due persone e non si crede che si possa parlare tra persone che si stimano. Il presidente per me è un esempio. Questa conferenza stampa è per questo, perché penso di dover dare una spiegazione fatta per bene. Ho parlato due giorni fa con i proprietari del PSG, ancora non c’è qualcosa, vedremo cosa succederà. Ha detto che serve un allenatore e non un direttore generale? Perché sa quello che ho fatto: sei anni da dirigente e due da allenatore. E sa anche quello che ci siamo detti. Lui ha cercato di non bloccare una cosa che non era sicura, ma si è creato un meccanismo che ha accelerato il tutto. Rimpianto per non essere più l’allenatore dell’Inter? Mi dispiace molto, si era creato qualcosa. Non parlo di quello che rappresenta fare l’allenatore dell’Inter, ma del legame che si era creato con l’ambiente. Era una grande sfida. Io mi considero davvero un privilegiato, mi sono capitate delle cose difficili, ma davvero straordinarie. Io non avevo ipotizzato mai questa situazione. Quando era arrivata questa possibilità, ho pensato fosse una cosa bella, ho detto che era impossibile, ci ho pensato in ottica futura. C’era poco tempo, il raduno vicino, il rapporto con i giocatori, il mercato… Questa cosa qua poi ha portato ad una situazione insostenibile. Si è detto che io sia stato in tanti posti, solo a casa mia ad Ipanema sono stato. Tutta questa aggressività l’ho capita poco, ci sarà un motivo, un perché, sarà la mia storia… Stava accadendo una situazione impossibile da accettare. Non mi hanno mai fatto una proposta economica, non mi hanno mai parlato di soldi. Chiedi a Moratti o Galliani se ho mai parlato di cifre per i contratti che ho firmato: io non ho mai parlato di soldi con nessuno, neanche con loro, e neanche in questi due giorni che sono stato a Londra. Io, fortunatamente, sto solo cercando una grande sfida, una cosa bella. Questa cosa non so dove finirà: l’acquisto del PSG è stato firmato il 30 Giugno. Notizia non c’era, che comunicato dovevo fare?
Re: Leonardo: “Moratti un padre, questa la verità sul PSG”
lo stanno bersagliando....non gli credono!!
cipe- Pallone D'Oro
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Re: Leonardo: “Moratti un padre, questa la verità sul PSG”
Per me Leonardo ha toppato a priori... Non aveva senso questa conferenza stampa...
El Principe- World Player
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Re: Leonardo: “Moratti un padre, questa la verità sul PSG”
non ha la capacità e il carisma per fare una conferenza come questa...qua ci volevano le palle tipo mou...stile monologo...punto e basta....
invece sta prestando il fianco a mille domande, accuse, insinuazioni.....hai ragione ha toppato di brutto perchè il tono della conferenza è...parlo per giustificarmi...il modo migliore per essere criticato!!
invece sta prestando il fianco a mille domande, accuse, insinuazioni.....hai ragione ha toppato di brutto perchè il tono della conferenza è...parlo per giustificarmi...il modo migliore per essere criticato!!
cipe- Pallone D'Oro
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Re: Leonardo: “Moratti un padre, questa la verità sul PSG”
Tutti moratti come un padre,.. poi kissa xke appena possono gliela mettono in culo!!
riki_77- Pallone D'Oro
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Re: Leonardo: “Moratti un padre, questa la verità sul PSG”
sinceramente io gli credo...e, nonostante la tempistica sia stata orrenda e moratti un pò troppo permissivo, capisco che è stato meglio ora che dopo poche giornate o di nuovo a gennaio...e comunque,per sfizio personale, lo avevo detto
mannello- Pallone D'Oro
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Re: Leonardo: “Moratti un padre, questa la verità sul PSG”
Io tra le righe ho ci ho letto che è stato scaricato dal presidente... altro che.
Johavatar- Funambolo
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Re: Leonardo: “Moratti un padre, questa la verità sul PSG”
Anche io..... lui ha parlato dell'offerta, e Moratti ha subito cercato un tecnico...
Diciamo la verità, come uomo è opinabile ma come tecnico è scarso
Diciamo la verità, come uomo è opinabile ma come tecnico è scarso
Fabio ama l'INTER- Special One
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