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El Shaarawy: Il faraone timido ora alza la cresta!

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Messaggio Da ModCuoreInter Mar Giu 07, 2011 8:13 am

Padre egiziano, madre italiana, il Genoa nel cuore SembraHamsikeconilPadovavaa giocarsi la A
Il sorriso di Stephan El Shaarawy può cancellare l’amarezza del calcio italiano. Simpatico, riservato, educato, ma anche veloce, geniale, talentuoso. Un ragazzino come tanti. La scorsa settimana in pochi lo hanno riconosciuto all’esame per l’ammissione da privatista alla maturità. Eppure era a Savona, dove è cresciuto, dove torna appena può, soprattutto per frequentare gli amici dei bagni Barbadoro. E’ strano persino pensare che quel ragazzino con i capelli tagliati con la cresta sbilenca, come Hamsik, sia il protagonista della B e la futura stella del Genoa. Quasi impossibile immaginarlo come appare in un filmato che circola su Internet, intento a palleggiare nello spogliatoio del Padova, capace persino di piazzarsi la palla sul collo, piegato in avanti, e sfilarsi via la maglia senza farla cadere.

El Shaarawy:  Il faraone timido ora alza la cresta! Cuorei14

Stephan domenica sera, dopo aver eliminato il Varese con una doppietta, ha detto di sognare un giorno di vestire la maglia del Real Madrid.

Il modello Magari prima che se ne vada Kakà, il suo idolo, il giocatore al quale si ispira. «Lui – è il commento di Michele Sbravati, responsabile del settore giovanile del Genoa e suo scopritore – sa abbinare tecnica e velocità. Questo lo rende speciale». Stephan, insomma, pensa e agisce più velocemente degli altri. Non solo sa compiere gesti tecnici importanti, ma lo fa senza tempo di reazione in mezzo. In più è spesso letale, decisivo. Sbravati lo scoprì giovanissimo, nel Legino. Aquei tempi lavorava per il Savona,ma lo portò a Genova quando iniziò l’avventura da dirigente con il Grifone, dopo che vi aveva avviato la sua carriera di calciatore: «Lo tesserammo nel luglio 2004 – racconta -, quando aveva soltanto undici anni e mezzo. Non poteva neppure giocare con i Giovanissimi. Ma io e Donatelli, il d.s., già allora sapevamo che sarebbe arrivato. Era già ed è tutt’ora un centrocampista offensivo duttile, capace di giocare in mezzo o sulla fascia». El Shaarawy non andrà al Real Madrid, o almeno non lo farà subito. Preziosi lo aspetta di ritorno nel suo Genoa (insieme ad altri prodotti della cantera rossoblù come Lazarevic, Ragusa e Cofie), la squadra per cui ha già vinto (campionato e coppa Italia primavera) e siglato un record. Stephan, infatti, ha esordito inAcontro il Chievo a Verona, nel dicembre 2008, quando Gasperini lo inserì al posto di Jankovic. Aveva 16 anni, unmese e 24 giorni. Mai nessuno nella lunga storia del Grifone, aveva fatto così presto. E’ cresciuto pensando al Genoa, papà e mammasono tifosi rossoblù, come lo erano tutti quelli rimasti a bocca aperta, poco prima dell’ultimo derby contro la Sampdoria, quando lo videro arrivare allo stadio a piedi, con la sua sciarpa, i soliti jeans.

In ritiro Un giorno, era estate e lui era appena tornato da un ritiro con una nazionale giovanile, il Genoa decise di portarlo in ritiro. Ad Acqui lo aspettava Gasperini. Lui stava giocando a beach volley sulla spiaggia, dovettero cercarlo col megafono. Nessun problema: Stephan non passò neppure da casa. Ad Acqui arrivò come era ai bagni: maglietta, jeans tagliati e zainetto sulle spalle, attraversò la gradinata e si presentò all’ingresso: «Sono El Shaarawy». Un cognome che ora fa colpo, lo rende riconoscibile e gli è valso il soprannome di Faraone. Ma all’inizio qualche problema lo ha dato. A lungo non fu convocato nelle selezioni giovanili perché tutti lo ritenevano straniero. Lui, invece, è nato a Savona, è italianissimo come mammaLucia, papà Sabri è egiziano, di Tanta, emigrato poi al Cairo per laurearsi in psicologia. E’ a Savona da decenni, anzi era, perché in questi mesi ha vissuto a Padova, insieme a Stephan. Dalla famiglia gli deriva il suo modo di e s s e r e , semplice, s e r e n o . Sbravati lo ha sostenuto anche durante l’ultimo inverno, quando un infiammazione tendinea lo ha stoppato per un po’. Lo chiamava, lo seguiva: «Sono problemini naturali – confida -, qualcuno a volte dimentica che ha solo 18 anni. Certo, se avesse giocato sempre, chissà quanti gol avrebbe già realizzato? » In ogni caso ha vinto, ex equo con Fabbrini, il premio Golden gol come migliore giocatore della B. Non è andato a Sorrento a ritirarlo. Meglio così: si sarebbe presentato con maglietta, bermuda e zainetto…


I NUMERI
9
I gol realizzati da El Shaarawy in questa stagione con la maglia del Padova: 7 in campionato, 2 nei playoff
3
Le presenze in serie A di El Sharaawy, con il Genoa nella stagione 2008-09 (1) e in quella successiva (2)
29
Le presenze di El Shaarawy nelle nazionali giovanili, divise tra Under 16 ( 8 ), Under 17 (15), Under 18 (3) e Under 19 (3)

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