Durante i festeggiamenti per il suo Milan il portiere Christian Abbiati ha sventolato una bandiera dei Commandos Tigre. Come dice la Gazzetta dello Sport, uno dei tanti gruppi dei tifosi rossoneri. Solo che Abbiati è più schietto e mentre al Corriere della Sera spiega che non ha idea del perché le sue opinioni politiche facciano sempre discutere. "Non me lo voglio neppure chiedere - dice Abbiati - certo che anche l’altra sera all’Olimpico è venuto fuori un casino: dalla curva dei nostri tifosi mi hanno allungato una bandiera, me l’hanno data quelli dei Commandos Tigre che sono amici miei. Pensavo fosse una bandiera del Milan, tutto qui». Però risalgono a poco tempo fa alcune sue dichiarazioni a Sportweek, in edicola sabato con la Gazzetta dello Sport. «Io non ho vergogna a manifestare la mia fede politica - ha dichiarato nella lunga intervista - del fascismo condivido ideali come la Patria e i valori della religione cattolica». Alle ultime elezioni politiche il portiere ha raccontato di aver votato per «La Destra» dell’ex governatore del Lazio Francesco Storace. «Del fascismo – ha detto Abbiati – rifiuto le leggi razziali, l’alleanza con Hitler e l’ingresso in guerra, ma mi piace la capacità che aveva di assicurare l’ordine, garantendo la sicurezza dei cittadini». Intanto, proprio un leader dei Commandos Tigre è stato arrestato qualche tempo fa. Nella sua auto infatti sono stati trovati un ordigno artigianale, definito dagli artificieri “dal potenziale micidiale”, quattro coltelli, una mazza da baseball e una bomboletta di spray urticante. Il 35enne Righetto è stato così messo in stato di fermo per detenzione di materiale esplodente e violazione della legge sulle armi. L’uomo è stato arrestato mentre entrava con altri sostenitori della Curva Sud per allestire le coreografie in vista di Milan-Inter.