Leonardo in conferenza: "Rimonta non impossibile"

Intervenuto in conferenza stampa, Leo viene interrogato sul cambio un po' precipitoso di Thiago Motta, visto il problema di Lucio. Lui risponde prontamente: "La squadra doveva risparmiare le energie, e credo si sia comportata bene contro un avversario preparato. L'approccio è stato ottimo, la squadra c'è stata sempre, l'analisi è positivissima. Lucio? Ha solo dei crampi, frutto di una voglia di giocare molto importante". Un giudizio su Nagatomo, perfetto quest'oggi: "Sia lui che Maicon hanno dato la giusta alternativa al nostro gioco. E' stato un differenziale importante, specie per questa gara dove è arrivata una vittoria non facile. Poi, tutti hanno fatto un lavoro molto positivo. Giocare in questo modo, poi, ha rappresentato una grande risposta a livello psicologico. Poi, gli avversari cambiano, e bisogna agire di conseguenza. Oggi col Chievo è stato fondamentale".

Il pensiero corre alla gara di Champions di mercoledì: cosa farà l'Inter? "Non si può programmare una partita. Noi dovremo dimostrare il nostro valore, per giocarcela fino in fondo. E' una situazione particolare, ma noi ci crediamo davvero. E' possibile, chi ci impedisce di vincere 2-5 in Germania?". Cambiasso ok nel ruolo di Motta: Leo rivedrà le sue idee? "Talvolta hai bisogno di fare delle scelte affinché tutto possa girare al meglio. Giocare in un modo piuttosto che in un altro dipende poi dallo sviluppo della partita. Credo che le caratteristiche dei due sono diverse". Parlando dei tifosi e del loro sostegno, Leo aggiunge: "Ho visto tutto, è evidente quello che hanno fatto. La squadra lo percepisce e risponde di conseguenza. Oggi sono stati un fattore molto positivo per questa vittoria. La lotta scudetto sarà tale fino in fondo, non solo col MIlan. Nessuno può dire ho già vinto".

Non deve usare frasi di circostanza, noi ci crediamo...ecc. Lo fanno tutti.
In una situazione del genere vorrei che il mio allenatore mi stupisse, che giocasse di testa. Puntasse al punto debole degli avversari. E il loro più grande punto debole adesso è quello mentale, il fatto di pensare di essere già qualificati.

Farli entrare in campo con le gambe molli convinti fino a 20 minuti prima che davanti giocherà il solo Pandev e che Sneijder non ci sarà causa inforntunio, sarebbe fantastico per noi che dovremo scendere in campo cattivissimi e tutti imigliori