Leonardo: "Sotto col Cagliari, senza conti"
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Leonardo: "Sotto col Cagliari, senza conti"
"Gli ultimi risultati del Cagliari sono stati buoni, giocano un calcio offensivo, sarà una partita aperta, giocata": ha esordito così Leonardo, nella conferenza stampa della vigilia di Inter-Cagliari, gara valida per la 26^ giornata di Serie A Tim 2010-2011, che si giocherà domani sera alle ore 20.45 allo stadio 'Giuseppe Meazza', in San Siro.
Domani il Cagliari, mercoledì il Bayern, e il tecnico sottolinea che "l'attenzione sarà alta su ogni fronte. La gestione di tutte le partite non è ovviamente mai semplice, ma ce la faremo. Si torna a giocare la Champions e questo dà carica positiva, non è un problema. E poi questa squadra ha dimostrato una certa continuità, non mi preoccupo. È ovvio che comunque le energie vanno gestite, ma cercando soprattutto di utilizzare chi sta meglio. L'Inter ha dentro di sé l'idea di vincere tutto: è impossibile pensare ad altro che non sia vincere".
All'allenatore nerazzurro viene chiesto conto dell'assenza di Sneijder e Lucio dall'elenco dei convocati, che risponde negando che sia una scelta in vista del Bayern: "Se fossero al cento per cento ci sarebbero già domani".
Si parla poi della classifica: "Io non faccio tanti conti, non saprei dire quanti punti abbia per esempio fatto il Milan in tot giornate... Quello a cui penso siamo noi. Credo, poi, che, il punto sia non avere considerato i recuperi con Cesena e Fiorentina, dando per scontato che si sarebbero fatti sei punti", risponde a chi gli chiede delle dichiarazioni di Adriano Galliani. "Ad ogni modo - prosegue Leonardo - io non mi preoccupo, non è importante. Penso a quello che possiamo fare e sono molto felice quando guardo la classifica: tutto si fa sul campo e di quello che si fa sul campo sono felice".
A Leonardo viene quindi chiesto se la squadra possa definirsi 'stanca': "Quello che so è che tutte le partite sono diventate più importanti e le esigenze sono enormi: le ossa, i tendini, i muscoli, non è che si sono sviluppati rispetto a 20 anni fa, mentre sono aumentate le esigenze. La fatica è grande, lo sappiamo, ma lo è per tutti".
Si parla poi di alcuni singoli giocatori: "Sono molto felice di Ranocchia: non è mai facile arrivare a metà stagione, è stato bravissimo. Per quanto riguarda Cordoba, devo dire che è davvero un esempio di giocatore straordinario. Il suo silenzio è una leadership straordinaria: Cordoba è andato in campo con una spalla messa male, ha lesioni e non dice niente... È incredibile. Ma tutti sono incredibili: Deki, Cambiasso, il capitano, Materazzi, Eto'o, Pazzini, Maicon. Ognuno fa cose straordinarie".
Leonardo commenta poi la partita di Nagatomo a Firenze: "Ha dato una risposta davvero positiva. Ha anche superato i pregiudizi di essere il primo giapponese in una grande squadra. A Firenze, in una gara difficile da leggere, ha fatto bene anche se ha cominciato un po' teso".
Un cenno poi alla Champions, in chiave sconfitte delle italiane: "Ci sono delle cose in proposito che mi fanno arrabbiare. Non si può sentir dire solo 'Arsenal e Barcellona' che spettacolo. L'Inter è l'attuale campione d'Europa e non ci si può dimenticare quello che ha fatto, non si può sentire che 'non c'è più', come ho sentito. In generale, però, il calcio italiano forse deve essere rivisto nella sua struttura, per far crescere maggiormente le società. A livello globale però. Comunque, credo che - detto questo - l'Italia sia ancora a livello altissimi".
L'allenatore nerazzurro parla poi del tecnico del Cagliari, Donadoni: "È una persona che mi piace molto, è uno davvero sensibile. Lo vedo bene, moderato, ha preso una squadra che a lui piace: è uno che porta al calcio cose positive".
Domani il Cagliari, mercoledì il Bayern, e il tecnico sottolinea che "l'attenzione sarà alta su ogni fronte. La gestione di tutte le partite non è ovviamente mai semplice, ma ce la faremo. Si torna a giocare la Champions e questo dà carica positiva, non è un problema. E poi questa squadra ha dimostrato una certa continuità, non mi preoccupo. È ovvio che comunque le energie vanno gestite, ma cercando soprattutto di utilizzare chi sta meglio. L'Inter ha dentro di sé l'idea di vincere tutto: è impossibile pensare ad altro che non sia vincere".
All'allenatore nerazzurro viene chiesto conto dell'assenza di Sneijder e Lucio dall'elenco dei convocati, che risponde negando che sia una scelta in vista del Bayern: "Se fossero al cento per cento ci sarebbero già domani".
Si parla poi della classifica: "Io non faccio tanti conti, non saprei dire quanti punti abbia per esempio fatto il Milan in tot giornate... Quello a cui penso siamo noi. Credo, poi, che, il punto sia non avere considerato i recuperi con Cesena e Fiorentina, dando per scontato che si sarebbero fatti sei punti", risponde a chi gli chiede delle dichiarazioni di Adriano Galliani. "Ad ogni modo - prosegue Leonardo - io non mi preoccupo, non è importante. Penso a quello che possiamo fare e sono molto felice quando guardo la classifica: tutto si fa sul campo e di quello che si fa sul campo sono felice".
A Leonardo viene quindi chiesto se la squadra possa definirsi 'stanca': "Quello che so è che tutte le partite sono diventate più importanti e le esigenze sono enormi: le ossa, i tendini, i muscoli, non è che si sono sviluppati rispetto a 20 anni fa, mentre sono aumentate le esigenze. La fatica è grande, lo sappiamo, ma lo è per tutti".
Si parla poi di alcuni singoli giocatori: "Sono molto felice di Ranocchia: non è mai facile arrivare a metà stagione, è stato bravissimo. Per quanto riguarda Cordoba, devo dire che è davvero un esempio di giocatore straordinario. Il suo silenzio è una leadership straordinaria: Cordoba è andato in campo con una spalla messa male, ha lesioni e non dice niente... È incredibile. Ma tutti sono incredibili: Deki, Cambiasso, il capitano, Materazzi, Eto'o, Pazzini, Maicon. Ognuno fa cose straordinarie".
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