Pazzini ha deciso, addio alla Samp: dirà sì all'Inter

L’Inter ha scelto Pazzini e Pazzini ha scelto l’Inter. Per officiare il matrimo­nio, occorre però ottenere il sì della Sampdoria. Ieri si è cele­brato il primo round: da una parte Marco Branca, dall’altra Doriano Tosi. La forbice tra do­manda e offerta, come ampia­mente prevedibile, è ancora molto ampia, visto che la Sampdoria valuta il suo cen­travanti 25 milioni (avendo in mano un’offerta di 20-21 milio­ni da parte del Chelsea ed es­sendo forte del corteggiamento della Juventus), mentre l’Inter ha messo sul piatto 8-10 milio­ni più il cartellino di Biabiany, in pratica lo stesso budget stanziato per arrivare ad Alexis Sanchez prima che il niet dell’Udinese bloccasse tut­to. L’Inter però si è riservata l’opportunità di includere nel­l’affare altri giocatori, in primis Davide Santon, quindi Mac-Donald Mariga.

NUOVO ROUND - Le due so­cietà si rivedranno pure oggi, il che è significativo per almeno un paio di buoni motivi: innan­zitutto, il fatto di avere fissato un nuovo incontro è sintomati­co della voglia di arrivare a una soluzione che possa accon­tentare entrambe le parti, inol­tre è segnale di come sia comu­ne l’idea che incontrandosi di nuovo ci possa essere un rapi­do riavvicinamento, posto che l’ultima parola sull’argomento spetta a Riccardo Garrone, padre e padrone della Samp­doria. «Pazzini ha tante qua­lità - ha spiegato Massimo Mo­ratti - stiamo guardando per capire se c’è la possibilità di po­terlo prendere». Le parole pre­sidenziali sono giustificate dal fatto che il giocatore avrebbe già dato il suo parere favorevo­le per il trasferimento all’Inter. E Pazzini, che a lungo ha cul­lato il sogno di vestire la ma­glia della Juventus, non vuole certo lasciarsi sfuggire la gran­de occasione di entrare dalla porta principale a Palazzo Sa­ras, nonostante per l’esordio dovrebbe pazientare ancora un po’ a causa di una caviglia (la destra) malconcia che lo co­stringerà ad almeno 2-3 setti­mane di stop.