Zanetti: "Che show contro il Napoli tornato grande"

Domani sera al Meazza esibirà i cinque trofei del 2010. Poi, la sfida con il Napoli. Come riparte l'Inter dopo l'arrivo di Leonardo? Perchè tanti problemi con Benitez? «Non ci sentiamo una squadra che riparte, ma una squadra che da anni e non solo nell'ultima fantastica stagione sta portando avanti un progetto vincente di continuità. La vittoria al Mondiale per club è stata determinante per la storia dell’Inter e per il nostro entusiasmo, come si è visto negli allenamenti di questi giorni. L'arrivo di Leonardo ha portato intelligenza e voglia di fare a un gruppo che ha sempre risposto con determinazione alle sollecitazioni che ha ricevuto. Benitez? Non mi sembra corretto parlare di problemi o di quello che non ha funzionato: abbiamo vinto la Supercoppa italiana e il Mondiale per club, questo resta nella storia dell’Inter».

Vi sentite sempre in corsa per scudetto e Champions? «Assolutamente sì. Sappiamo che in campionato dobbiamo recuperare punti, partite e posizioni, ma la strada è ancora lunga e l'esperienza, vissuta anche sulla nostra pelle, insegna che nulla è deciso a gennaio. Siamo consapevoli delle difficoltà, però anche la possibilità di una rincorsa scudetto è un bello stimolo, dato che negli ultimi anni davanti siamo sempre stati noi. Per quanto riguarda la Champions, chiaramente l'obiettivo è arrivare il più lontano possibile. Rivincerla è difficile ma non impossibile».

Mourinho cosa rappresenta per voi? «È l'allenatore con cui l'Inter ha vinto due scudetti e nella scorsa primavera due coppe in poche settimane. Ha lavorato molto insieme a noi per far vincere l'Inter e questo è ciò che resta in Mourinho e in ognuno di noi. È normale che possa esserci un rapporto d'affetto e di stima, ma se dovesse capitare di affrontarlo in Champions sarebbe un avversario e così noi per lui».

Il Napoli si presenta con 10 punti di vantaggio sull'Inter, che deve recuperare due gare: ritiene che possa lottare per lo scudetto? «Non sono sorpreso dal Napoli. Gli faccio i complimenti, sta seguendo un processo di crescita molto interessante. È ed è sempre stato un avversario molto pericoloso, da noi rispettato. Non sono i punti in più o in meno che determinano il valore dell'avversario: il Napoli è tornato competitivo ed è quello che conta».

Cosa pensa del capocannoniere Cavani? Le piacerebbe averlo come compagno? «Cavani è del Napoli, non sarebbe corretto dire se mi piacerebbe averlo come compagno. È un ottimo calciatore che, esperienza dopo esperienza, sta crescendo ed è sempre più determinante per la sua squadra».

Cosa pensa di Lavezzi, ritrovato nella Seleccion? Può diventare un campione? «Sicuramente. È un ottimo ragazzo e un ottimo attaccante. Un calciatore già importante».

Che tipo di partita si aspetta domani al Meazza? «Bella e difficile. Si affrontano due squadre che hanno voglia di vincere e che propongono buon calcio. Sarà una sfida intensa».

Quali sono gli obiettivi di Zanetti? «Quello di sempre: costruire, giorno dopo giorno e allenamento dopo allenamento, la vittoria. In questo modo sono riuscito a vincere con l'Inter».

Da oltre quindici anni in Italia, le piace sempre il nostro calcio? «Mi piace sempre tanto, soprattutto negli ultimi anni: con l'Inter che vince...».

Le vittorie del Napoli possono aiutare Napoli, una città ferita? «Posso riferire la mia piccola esperienza. Ho imparato a conoscere Napoli, la sua gente e il suo calcio grazie a Maradona: in Argentina, in quel periodo, la capitale era Napoli... Credo che lo sport, non solo il calcio, possa sensibilizzare e aiutare qualsiasi realtà attraverso il suo naturale potere comunicativo».