BENITEZ PEGGIO DI MANCINI E MOU NELLA MEDIA PUNTI PRIMA DELLA SOSTA DI OTTOBRE,MA HA 5 ALIBI

STAGIONE 2006-07 All. Mancini

(prima della pausa di ottobre)

Fiorentina-Inter 2-3

Inter-Samp 1-1

Roma-Inter 0-1

Inter-Chievo 4-3

Cagliari-Inter 1-1
5 partite, 11 punti, media punti 2,20



STAGIONE 2007-08 All. Mancini

(prima della pausa di ottobre)

Inter-Udinese 1-1

Empoli-Inter 0-2

Inter-Catania 2-0

Livorno-Inter 2-2

Inter-Samp 3-0

Roma-Inter 0-4

Inter-Napoli 2-1

7 partite, 17 punti, media punti 2,42



STAGIONE 2008-09 All. Mourinho

(prima della pausa di ottobre)

Samp-Inter 1-1

Inter-Catania 2-1

Torino-Inter 1-3

Inter-Lecce 1-0

Milan-Inter 1-0

Inter-Bologna 2-1

6 partite, 13 punti, media punti 2,16



STAGIONE 2009-2010 All. Mourinho

(prima della pausa di ottobre)

Inter-Bari 1-1

Milan-Inter 0-4

Inter-Parma 2-0

Cagliari-Inter 0-2

Inter-Napoli 3-1

Samp-Inter 1-0

Inter-Udinese 2-1

7 partite, 16 punti, media punti 2,28



STAGIONE 2010-2011 All. Benitez

(prima della pausa di ottobre)

Bologna-Inter 0-0

Inter-Udinese 2-1

Palermo-Inter 1-2

Inter-Bari 4-0

Roma-Inter 1-0

Inter-Juve 0-0

6 partite, 11 punti, media punti 1,83



Ha un senso confrontare tra loro stagioni diverse, calciatori diversi, avversari diversi, infortuni diversi per cercare di capire se l'inizio di Rafa Benitez sia stato più o meno deludente, più o meno all'altezza delle aspettative rispetto ai predecessori Mancini e Mourinho?

Probabilmente no, o almeno non tale da poter dare giudizi assoluti, bocciature anche parziali e tantomeno intravedere un trend per il futuro dei campioni d'Europa.

Abbiamo però davanti molti giorni senza calcio e i motivi di discussione, così come l'interesse dei tifosi dopo il Triplete, non sono molti. Accontentatevi di quello che il tempo e l'attualità ci propongono.

Ho preso in considerazione solo il campionato e il cammino dei nerazzurri fino alla seconda sosta per la Nazionale che cade statisticamente sempre dopo la prima settimana di ottobre. Un periodo sufficientemente lungo e ormai lontano dalle sbornie estive da calciomercato.

Il numero degli impegni ufficiali è ovviamente diverso a seconda della data di inizio del campionato e quindi il fattore rilevante per la statistica non può che essere la media punti.

La media punti dell'Hombre Circular ( 1,83 )è la peggiore degli ultimi 5 anni, ossia del lustro in cui ci siam presentati con lo scudetto sul petto. Per la prima volta siamo scesi sotto i 2 punti a partita, superando in negativo lo score del primo anno del mago di Setubal in cui raccolse 13 punti sempre in 6 match.

Al di là dei numeri ci sono molte somiglianze: primo anno di uno straniero in un ambiente e in un calcio nuovi, necessità di sperimentare le proprie idee a livello tattico, costruzione di un nuovo rapporto con i calciatori, pochi gol fatti ma anche pochi gol subiti, segnale di un progetto che in Italia non può prescindere dalle fondamenta.

A favore ( o a sfavore) di Rafa c'è anche il calendario: mai abbiam disputato nelle prime 5-6-7 partite due big match contro club candidati, almeno per l'opinione pubblica, allo scudetto.Senza contare la trasferta insidiosissima a Palermo.

Big match nei quali l'Inter non ha particolarmente convinto e ha rimediato anzi un pari interno e una sconfitta (altro elemento in comune con il Mou primo, k.o. nel derby). Non c'è ancora stata quella dimostrazione di superiorità che intimorisce la concorrenza: in passato capitò spesso all'Olimpico ma anche contro il Milan un anno fa.

Gli alibi non sono finiti, ne aggiungiamo altri due che spiegano questo difficile inizio: la rosa mai così ristretta e l'impressionante numero di infortuni che non ha fatto altro che amplificare le critiche di chi si è scagliato contro la società per la strategia sul mercato estivo.

Intestardendosi sul 4231 Benitez ci ha messo del suo: con una pattuglia di esterni che risponde ai nomi di Eto'o (centravanti), Pandev (seconda punta), Coutinho (trequartista), Biabiany (non da Inter) e Mancini (da poco tornato un calciatore), pensare di non avere problemi è quantomeno utopistico perchè non ci sono grandi specialisti e il turnover, uno dei cardini di un sistema di gioco così dispendioso, non si può realizzare compiutamente.

Calendario, rosa ristretta, infortuni e...?

E il Mondiale per club di Dubai a dicembre che obbliga il mister e il suo staff a presentare per quella data i suoi uomini ad un livello di condizione ottimale per centrare un obiettivo storico.

Sono 4, 4 credibili alibi. Manca il quinto, forse il più importante: siamo a pochi mesi di distanza dal Triplete, dal quinto scudetto e soprattutto dalla Champions League che mancava da oltre 40 anni. Gli spifferi che provengono da Appiano convergono sulla minor fame di molti interpreti, minor fame che si traduce in minore determinazione, minore spirito di sacrificio per il gruppo e nella ricerca della soluzione personale.

Contro Rafa ci sono i numeri, ma quei numeri vanno interpretati e inseriti nel contesto di una stagione che presenta più insidie e nemici nascosti che reali. Ma se sottovalutati forse anche più pericolosi.