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Countdown, da dieci a zero. Le pagelle ai protagonisti del mercato

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Messaggio Da ModCuoreInter Lun Set 06, 2010 4:49 pm

Una settimana fa eravamo ancora in pieno mercato, con l'AtaHotel Executive pienissimo per registrare gli ultimi movimenti - anche tellurici - di un mercato sottotono fino agli ultimi dieci giorni. Robinho, Ibrahimovic, Borriello, Mascherano, Quagliarella, Aquilani, tutti nomi che hanno divertito i tifosi nel tourbillon di sogni chiamato calciomercato. Ora, a bocce ferme, con le linee guida del prossimo calciomercato invernale ancora indefinite, diamo il giudizio agli operatori di un mercato povero di soldi ma ricco di movimenti.

Voto 10 - Lo scettro iniziale, quello che l'anno scorso poteva essere della Juventus, va dato sicuramente al Milan. Non è dato sapere cosa abbia fatto cambiare le strategie al club di via Turati, con Galliani passato da bersaglio umano a baldanzoso dirigente che chiude le trattative Ibra e Robinho anche grazie all'aiuto dell'abile Mino Raiola (anche per lui il massimo dei voti), piazza Papastathopoulos e Boateng utilizzando Preziosi come sostegno, poi scommette su Montelongo. Coates invece è una certezza. Vendere Huntelaar a 14,5 milioni è un gran colpo, forse si potrebbe fare qualcosina di più con Borriello: ma manca davvero solo la lode a questo mercato.

Voto 9 - Aiuta il Milan, fa affari con l'Inter, riscatta Palladino e Criscito dalla Juventus. E' il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, che regala una squadra da Champions League a una piazza che, in un anno, è passata dalla possibilità di arrivare quarta al vedere la Samp qualificata ai preliminari. Genova è già la quarta città d'Italia nel calcio. Tra Veloso, Zuculini, Chico, Toni, Ranocchia e compagnia bella, il Genoa farà divertire.

Voto 8 - A Daniele Pradè: chiude Burdisso, che era l'unico che Ranieri "aveva chiesto" espressamente sin dall'inizio del mercato, anche con un'azione diversiva che prende di sprovvista la Juventus, vicinissima al cartellino dell'argentino per più di qualche giorno. A parametro zero raggiunge Simplicio e Adriano, richiestissimi, ma quando capisce che l'ex centravanti dell'Inter avrà qualche problema a rimettersi in forma decide di virare intelligentemente su Marco Borriello, che con l'arrivo di Ibrahimovic in rossonero rischiava di non vedere il campo.

Voto 7 - Al fattore P di Palermo e Parma. I rosanero si sono rinforzati nonostante l'addio forzato di un pezzo da 90 come Cavani, finito al Napoli di De Laurentiis. La conferma di Pastore è importantissima, vero che Bresciano e Simplicio hanno salutato preferendo le luci della Capitale, ma Kasami e Joao Pedro promettono scintille. Tante le scommesse, comunque inserite in un'intelaiatura di grandissimo livello. Ducali assolutamente protagonisti sul mercato, tra Candreva e Giovinco - che faranno fare il salto di qualità - sono tanti i colpi di Leonardi: Marques era inserito nella lista dei quaranta allertati per il mondiale sudafricano della nazionale spagnola, Gobbi a parametro zero è un ottimo rinforzo, Paletta deve dimostrarsi all'altezza di un campionato importante.

Voto 6 - A chi, questo mercato, lo ha visto solamente da lontano: parliamo della Sampdoria (attenzione, probabilmente senza il gol di Rosenberg la valutazione sarebbe più alta, ma dobbiamo anche dare la giusta considerazione al Werder) che ha deciso per una linea conservativa, con Pazzini, Palombo e Cassano che sono rimasti sotto la Lanterna. E' arrivato Volta, non convince l'acquisto di Curci per sostituire uno Storari assolutamente decisivo. Sei anche alla Lazio, che la stagione scorsa ha avuto non pochi problemi di natura tecnica e non solo: il riscatto di Floccari e l'arrivo di Hernanes (comunque un grandissimo giocatore) sono un po' pochi per rilanciarsi ai massimi livelli. Kolarov è una perdita pesante, Garrido non è all'altezza del serbo. Bene lo sfoltimento della rosa.

Voto 5 - Al Napoli di De Laurentiis. Vero che acquista Cavani, ma perde Quagliarella (che non aveva legato con Mazzarri) e come prima riserva c'è Lucarelli al posto di Denis, in attesa di Dumitru. Su questa base non c'è rinforzamento. La cessione di Cigarini poteva far pensare all'arrivo di un grosso calibro a centrocampo, Yebda non è esattamente il giocatore che Napoli si aspettava. Benissimo sull'acquisto di Sosa, ma la difesa non è stata per nulla rinforzata. Una scelta un po' miope.

Voto 4 - All'Inter immobile. Prima si cerca Mascherano, e lui va al Barcellona. Poi è il turno di Kuyt, ma Hodgson lo toglie di fatto dal mercato schierandolo in Europa League, con l'olandese che ringrazia "snobbando" i colori nerazzurri. Da una società che a maggio ha regalato il triplete ai propri tifosi si deve aspettare di più. Coutinho è un colpo di un paio di anni fa, Mariga e Biabiany risalgono allo scorso gennaio, così come Ranocchia, passato all'Inter molto prima del comunicato stampa apparso sul sito nerazzurro. Aspettiamo Branca alla finestra, vediamo cosa succederà a gennaio.

Voto 3 - Abbiamo parlato di Inter, facciamo un breve excursus a Barcellona. La squadra è probabilmente la più forte sulla scena planetaria, ma alcune operazioni sono da libro nero: Ibrahimovic acquistato per 68 milioni (48+Eto'o valutato 20) e Chygrynsky a 25 sono di per loro follie, se poi l'anno dopo il loro acquisto vengono venduti a - rispettivamente - 24 e 12... Sono arrivati Villa e Mascherano, ma non possono bastare per alzare la valutazione del club più forte d'Europa.

Voto 2 - Alla strategia della Juventus. Attenzione, non sto dicendo che i bianconeri non abbiano fatto dei buoni acquisti, ma tirare lunga la querelle Diego per poi lasciarlo scappare senza nemmeno avere Dzeko in cambio non è da Juventus. Il bosniaco aveva una clausola rescissoria di 40 milioni, la Juve ha pagato 12 milioni Martinez, 3+7 Pepe, 15 Bonucci, 5+11 Quagliarella, e chi più ne ha più ne metta. Non era meglio puntare subito sul granitico attaccante del Wolfsburg per poi pensare al resto? L'unico laterale vero di un centrocampo a 4 è Krasic, mentre Martinez e Lanzafame hanno più il passo dell'attaccante. Cambiare completamente la squadra a una settimana dal termine può essere pernicioso. Se poi contiamo tutti i rifiuti di questi mesi, da Borriello a Di Natale, passando per Burdisso...

Voto 1 - Al Lecce: sogna Marilungo per tutta estate, lasciando praticamente il solo Corvia in balia di Thiago Silva e Nesta alla prima di campionato. Poi tenta di concludere per tutto ciò che si muove, da Di Michele a Jeda, passando per lo sconosciuto Ofere. L'impatto con la Serie A è stato terrificante, bisognerà capire se Reginiussen, Grossmuller e Piatti sono dei calciatori di livello in grado di reggere la Serie A.

Voto 0 - Alla situazione Jimenez-Ternana: è stato pagato 3,250 milioni di euro da Longarini, che per un lungo periodo ha rifiutato qualsiasi offerta. Ora il cileno è avvelenato, non ha intenzione di rimanere in rossoverde e potrà lasciare la squadra umbra tramite l'articolo 17 nel corso della prossima sessione di calciomercato estivo. Per carità, sicuramente l'ex presidente della Ternana ha fatto i suoi conti, considerato che l'Inter aveva intenzione di riscattare la metà del giocatore a poco più di un milione (cifra versata per il prestito dal Cesena), ma ha rischiato di rimanere con il cerino in mano e di scottarsi in maniera grave.
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