Diego Milito: “Voglio centrare il Grande Slam. 30 gol? Di più”

E’ stato l’uomo della storia. Inutile girarci intorno. Diego Milito, l’uomo che ha trasformato i sogni in realtà, l’uomo che ha rotto la maledizione dei 45 anni senza gloria europea, l’uomo che ha scacciato le nuvole di tempesta, provenienti da Verona, a Siena con un tocco felpato, l’uomo che ha cambiato il significato del 5 maggio a Roma, con il gol che è valso la sesta Coppa Italia. Diego, che i tifosi incoronano col canto DiegoMilitofacciungol, ha nuovi obiettivi davanti a lui, come quello di centrare il Grande Slam, i sei titoli e mettere a segno più di 30 gol: “Per me cercare di migliorarmi non è una cosa nuova, perché è il mio obiettivo sin da quando gioco a calcio. Ripetersi è poi una conseguenza”. L’unica squadra che ha fatto sestina è il Barcellona. Cosa ha pensato Diego: “Che hanno realizzato qualcosa di impossibile. E’ vero e non cambio idea perché lo possiamo fare anche noi. Abbiamo questa chance e non falliremo”.

Più facile vincere un'altra Champions o fare il Grande Slam: “La Champions la vinci se si sommano tanti fattori. Per vincere le Supercoppe ed il Mondiale devi essere concentrato in quattro gare secche: è più facile solo per modo dire”. Diego ha già segnato all’Atletico: “Giocavo al Saragozza e vincemmo 1-0. Allora eravamo in lotta per la UEFA”. Tra i suoi obiettivi anche 30 gol: “Metto sempre davanti gli obiettivi di squadra, ma vorrei fare 30 gol o più. Voglio cercare di superarmi”. Può essere un incubo il peso del confronto con lo scorso anno: “Se lo sarà, si. Vuol dire che ho fatto bene e l’anno prossimo voglio essere davvero pesante”.

Si parla dei gol dello scorso anno. Quello che ha alleggerito la situazione?: “ Sarebbe facile dire Madrid, ma dico Siena. Ci stavamo giocando tutto, un anno di lavoro, ed io volevo il mio primo scudetto”. Ma a Madrid si spezzò un digiuno di 45 anni: “Il 2-0 incanalò la gara verso la nostra direzione, ma mi piacque molto il gol iniziale”. Un grazie andrà sempre a Mourinho: “E’ stato lui a volermi in una grande come l’Inter ad avere fiducia in me e dire che Milito può fare certe cose”. Benitez: “Merita fiducia. Insegna calcio e parla molto. E’ importante per conoscersi e capirsi. Con il tempo miglioreremo”. Coutinho: “Basta allenarsi due volte con lui per capire che è un talento. E’ giovane, non deve avere fretta. All’Inter può dare tanto, per molti anni”.

Capitolo Mario Balotelli: "Ci ha dato una mano a vincere tutto. E da attaccante dico che se ne andrebbe un grandissimo attaccante. Ma questo è il calcio: se succede vuol dire che non sarebbe potuta andare in nessun altro modo". La chiusura è dedicata all'ex compagno Beppe Sculli, che sembra in procinto di passare all'Inter: "Lui farebbe comodo a qualunque squadra. Non lo dico da amico ma da ex compagno di squadra. Non molla mai, ha fame, corre dall'inizio alla fine, ha fatto anche l'esterno. Per un certo tipo di gioco andrebbe benissimo".

Si parla di amicizie. Con chi intrattiene dialogo per la maggiore Diego Milito?: “Parlo molto con tutti, ma se parliamo di calcio con Cambiasso. Sarà un grande tecnico”. Eto’o vuole giocare più vicino alla porta: “Samuel è un attaccante e deve giocare dove si trova meglio. Poi bisogna trovare i movimenti giusti. Di Natale è stato capocannoniere giocando largo”. La prospettiva di giocare insieme: “In area c’è posto per due. Lo abbiamo già fatto e poi si creeranno spazi importanti”.

Capitolo nazionale. Milito conferma quanto detto su Maradona, ovvero che è lui che fa le scelte: “Non gli rimprovero nulla. Ha fatto giocare Higuain, il centravanti del Real Madrid, mica uno stupido. E’ lui a decidere, io rispetto le su posizioni”. Il Mondiale poteva essere la vetrina per il Pallone d’Oro: “Mai pensato al Mondiale per il Pallone d’oro. Avrei voluto giocare di più”. Si torna a Madrid e a quella frase nel dopo gara: “E’ vero ho sbagliato i tempi, ma non avevo secondi fini. Ho chiarito con tutti e sono felice di essere all’Inter. Anche con Moratti ci siamo subito capito e lui mi ha confermato la fiducia”, che magari verrà ripagata con altri 30 gol.