Pato: Scudetto? Vince il Milan
3 partecipanti
Pagina 1 di 1
Pato: Scudetto? Vince il Milan
DETROIT (STATI UNITI), 8 agosto - Diventare grande e vincere con il Milan: Alexandre Pato sente che dopo i trionfi con l'Internacional di Porto Alegre è arrivato il momento di alzare al cielo trofei anche con la maglia rossonera. Reduce da una stagione tormentata sotto il profilo degli infortuni, il campanello dell'allarme per lui è suonato di nuovo dopo la distorsione alla caviglia destra contro l'Arsenal e la "ricaduta" di giovedì. Convocato in nazionale dopo oltre un anno d'attesa dal ct Menezes, ha temuto di dover saltare l'amichevole di martedì con il Brasile a New York e invece ieri pomeriggio non è partito insieme ai compagni per l'Italia, ma è rimasto negli Usa. La caviglia gli ha dato segnali positivi già venerdì e lui ha ritrovato il sorriso, lo stesso esibito nel monumentale Silverdome di Pontiac, lo stadio da 76.000 posti interamente coperto che ha ospitato anche i Mondiali del 1994. Pato è stato travolto dall'affetto dei tifosi che lo hanno “costretto” a firmare decine di autografi e a posare per molte foto. E lui, in tenuta nera del Milan, non si è tirato indietro.
GIOIA PER RONALDINHO - Poi le sue confessioni, la sua soddisfazione per la permanenza in rossonero di Ronaldino dal quale si aspetta tanti assist, la sfida lanciata all'Inter alla quale non si sente inferiore, la speranza di ritrovare Ancelotti in finale di Champions League e l'augurio all'amico Adriano di tornare a segnare e ad essere decisivo in Italia con la Roma. Il tutto con in sottofondo una parola: vincere. Pato ne è ossessionato perché nelle ultime tre stagioni in rossonero non ci è riuscito e ora vuole riscrivere la storia, incurante che in molti non credano nel Milan. «Non siamo inferiori a nessuno» ha tuonato lanciando un messaggio preciso dentro e fuori Milanello. L’Inter è avvertita.
Pato, è passata la paura che questo infortunio alla caviglia la obbligasse a saltare la convocazione con la Seleçao?
«Sì la paura è passata e adesso sto meglio. Avevo avuto una distorsione alla caviglia contro l'Arsenal, ma non ho mai smesso di allenarmi e di lavorare per guarire del tutto. Ho sentito un nuovo dolore (giovedì ndi) e ho avuto paura di essermi fatto male di nuovo e invece non era niente di grave. Con l'allenatore e lo staff medico abbiamo però preso la decisione di non giocare l'amichevole contro il Panathinaikos per non rischiare. Per guarire bene».
E adesso risponderà alla convocazione della Seleçao.
«Sono felice perché il mio obiettivo è stare in nazionale. Non ho mai voluto lasciarla: la scelta è stata dell'allenatore ( Dunga che però non nomina ndi), ma io ho sempre sognato di indossare la maglia della Seleçao. Ora che sono tornato tra i convocati sono felice e lavorerò duramente per rimanerci».
Vuole essere protagonista ai Mondiali del 2014 che verranno giocati in Brasile?
«È un traguardo molto lontano e adesso penso solo a giocare con la nazionale. Sono felice di esserci per quest'amichevole a New York (martedì contro gli Stati Uniti ndi) e cercherò di dimostrare il mio valore al nuovo allenatore, un tecnico preparato che ha vinto tanto con i club».
Menezes la stima e non lo ha nascosto nelle sue interviste definendola «un giocatore con una storia, non uno da scoprire».
«Le sue parole mi hanno fatto piacere, ma adesso sta a me dimostrare quello che valgo. Con la nazionale voglio vincere tutto».
Soddisfatto di questo suo inizio di stagione con il Milan?
«È stato positivo perché ho svolto buoni allenamenti e sono partito forte. Adesso ho avuto questa distorsione alla caviglia che voglio superare in fretta per vincere anche con il Milan».
Nella corsa allo scudetto, però, tutti considerano l'Inter ancora favorita. Lei cosa ne pensa?
«Lo scorso anno il Milan è stato inferiore e contro i nerazzurri abbiamo perso due volte, ma adesso è un'altra storia e noi non ci sentiamo inferiori a nessuno. Neppure all'Inter. Abbiamo le stesse loro possibilità di vincere lo scudetto».
È davvero convinto che il Milan e la Juventus possano mettere in difficoltà l'Inter?
«Anche la Juventus ha fatto un buon mercato e ha acquistato giocatori bravi. E' una squadra da temere».
Perché il Milan possa sognare ci sarà però bisogno del miglior Pato. Pensa che questa sarà la sua stagione?
«Lo spero. Fin da quando sono arrivato in Italia sono sempre stato concentrato sul Milan al 100% e il mio atteggiamento non cambierà. Darò tutto per la mia squadra».
Diciamo allora che si augura di non avere tutti gli infortuni della scorsa stagione...
«Quello sì. Dalla scorsa annata però ho imparato tante cose tra cui come curarmi. E' stata un'esperienza importante sotto questo aspetto».
Quanti gol segnerà nel 2010-11?
«Non lo so, non lo so. Per ora penso a lavorare e ad avere la salute, poi vedremo».
Con gli assist di Ronaldinho tutto sarà più facile.
«Spero che me ne serva tanti. Lui è un campione e può farti segnare in ogni momento».
Soddisfatto dunque che Dinho rimanga rossonero e che non abbia deciso di cambiare maglia?
«Felicissimo. Secondo me lui non ha mai veramente pensato di andarsene. Ha sempre dato il massimo per il Milan e lo scorso anno ci ha permesso di qualificarci per la Champions League. È un campione».
Lei ha mai pensato di lasciare il Milan?
«Di mercato questa estate non ho saputo niente. Magari ne hanno parlato il mio procuratore, i dirigenti e l'allenatore, ma io non sono mai stato informato. Al Milan sono felice, voglio bene a questa squadra e sto bene a Milano. Abbiamo tutto per vincere».
Balotelli invece ha deciso di salutare l'Inter. Cosa perde il calcio italiano con il passaggio di Supermario al Manchester City?
«Deve essere Balotelli a decidere quello che è meglio per lui dopo averne discusso con la sua famiglia e con il suo procuratore. Gli auguro solo di essere felice: abbiamo parlato un paio di volte e, oltre che un ottimo giocatore, mi è sembrato un bravissimo ragazzo».
Il Real Madrid sta seguendo Maicon e Thiago Silva. Meglio per il Milan che Florentino Perez acquisti il terzino nerazzurro, giusto?
«Non conosco i piani di mercato del Real Madrid, ma spero proprio che Thiago non vada via e che resti con noi perché è un giocatore importante».
Tra qualche anno si vede con al braccio la fascia di capitano del Milan?
«Magari, chissà... Per parlarne adesso però è presto».
Crede che il Milan possa aiutarla a conquistare il Pallone d'Oro?
«Prima devo pensare a vincere con il Milan».
A chi assegnerebbe il Pallone d'Oro 2010?
«A uno tra Sneijder, Iniesta e Xavi».
E se dovesse scegliere?
«Troppo difficile. Lo meriterebbero tutti e tre perché finora hanno fatto molto bene».
Cosa augura ad Ancelotti, campione d'Inghilterra la scorsa stagione?
«Di vincere di nuovo il campionato. Sono stato felice per il successo del suo Chelsea e gli faccio ancora i complimenti».
Magari lo ritroverà in finale di Champions League, a Wembley.
«Sarebbe fantastico, davvero. Speriamo...».
Cosa spera invece per Adriano che ha scelto Roma e la Roma per tornare grande in Italia?
«Vorrei che fosse felice perché è davvero forte e se gioca il suo calcio può fare la differenza ovunque».
Coutinho, il nuovo acquisto dell'Inter l'ha impressionata?
«Lo conoscevo e sapevo che era forte. In questo precampionato ha confermato di essere davvero bravissimo».
Chi invece sta vivendo un momento difficile è Kakà, destinato a uno stop di alcuni mesi.
«Vero, ma l'operazione al ginocchio di Ricky è andata bene. Tornerà grande».
Che impressione le ha fatto Allegri?
«È un grande allenatore e sta costruendo un Milan in grado di battere chiunque. Se non tutti credono in noi, a me non interessa: ora sta al Milan dimostrare che può vincere tutto».
L'ultimo pensiero per la sua ex squadra, l'Internacional di Porto Alegre.
«Vederla in finale della coppa Libertadores è bello. Quello che auguro all'Internacional ve lo immaginate... ».
GIOIA PER RONALDINHO - Poi le sue confessioni, la sua soddisfazione per la permanenza in rossonero di Ronaldino dal quale si aspetta tanti assist, la sfida lanciata all'Inter alla quale non si sente inferiore, la speranza di ritrovare Ancelotti in finale di Champions League e l'augurio all'amico Adriano di tornare a segnare e ad essere decisivo in Italia con la Roma. Il tutto con in sottofondo una parola: vincere. Pato ne è ossessionato perché nelle ultime tre stagioni in rossonero non ci è riuscito e ora vuole riscrivere la storia, incurante che in molti non credano nel Milan. «Non siamo inferiori a nessuno» ha tuonato lanciando un messaggio preciso dentro e fuori Milanello. L’Inter è avvertita.
Pato, è passata la paura che questo infortunio alla caviglia la obbligasse a saltare la convocazione con la Seleçao?
«Sì la paura è passata e adesso sto meglio. Avevo avuto una distorsione alla caviglia contro l'Arsenal, ma non ho mai smesso di allenarmi e di lavorare per guarire del tutto. Ho sentito un nuovo dolore (giovedì ndi) e ho avuto paura di essermi fatto male di nuovo e invece non era niente di grave. Con l'allenatore e lo staff medico abbiamo però preso la decisione di non giocare l'amichevole contro il Panathinaikos per non rischiare. Per guarire bene».
E adesso risponderà alla convocazione della Seleçao.
«Sono felice perché il mio obiettivo è stare in nazionale. Non ho mai voluto lasciarla: la scelta è stata dell'allenatore ( Dunga che però non nomina ndi), ma io ho sempre sognato di indossare la maglia della Seleçao. Ora che sono tornato tra i convocati sono felice e lavorerò duramente per rimanerci».
Vuole essere protagonista ai Mondiali del 2014 che verranno giocati in Brasile?
«È un traguardo molto lontano e adesso penso solo a giocare con la nazionale. Sono felice di esserci per quest'amichevole a New York (martedì contro gli Stati Uniti ndi) e cercherò di dimostrare il mio valore al nuovo allenatore, un tecnico preparato che ha vinto tanto con i club».
Menezes la stima e non lo ha nascosto nelle sue interviste definendola «un giocatore con una storia, non uno da scoprire».
«Le sue parole mi hanno fatto piacere, ma adesso sta a me dimostrare quello che valgo. Con la nazionale voglio vincere tutto».
Soddisfatto di questo suo inizio di stagione con il Milan?
«È stato positivo perché ho svolto buoni allenamenti e sono partito forte. Adesso ho avuto questa distorsione alla caviglia che voglio superare in fretta per vincere anche con il Milan».
Nella corsa allo scudetto, però, tutti considerano l'Inter ancora favorita. Lei cosa ne pensa?
«Lo scorso anno il Milan è stato inferiore e contro i nerazzurri abbiamo perso due volte, ma adesso è un'altra storia e noi non ci sentiamo inferiori a nessuno. Neppure all'Inter. Abbiamo le stesse loro possibilità di vincere lo scudetto».
È davvero convinto che il Milan e la Juventus possano mettere in difficoltà l'Inter?
«Anche la Juventus ha fatto un buon mercato e ha acquistato giocatori bravi. E' una squadra da temere».
Perché il Milan possa sognare ci sarà però bisogno del miglior Pato. Pensa che questa sarà la sua stagione?
«Lo spero. Fin da quando sono arrivato in Italia sono sempre stato concentrato sul Milan al 100% e il mio atteggiamento non cambierà. Darò tutto per la mia squadra».
Diciamo allora che si augura di non avere tutti gli infortuni della scorsa stagione...
«Quello sì. Dalla scorsa annata però ho imparato tante cose tra cui come curarmi. E' stata un'esperienza importante sotto questo aspetto».
Quanti gol segnerà nel 2010-11?
«Non lo so, non lo so. Per ora penso a lavorare e ad avere la salute, poi vedremo».
Con gli assist di Ronaldinho tutto sarà più facile.
«Spero che me ne serva tanti. Lui è un campione e può farti segnare in ogni momento».
Soddisfatto dunque che Dinho rimanga rossonero e che non abbia deciso di cambiare maglia?
«Felicissimo. Secondo me lui non ha mai veramente pensato di andarsene. Ha sempre dato il massimo per il Milan e lo scorso anno ci ha permesso di qualificarci per la Champions League. È un campione».
Lei ha mai pensato di lasciare il Milan?
«Di mercato questa estate non ho saputo niente. Magari ne hanno parlato il mio procuratore, i dirigenti e l'allenatore, ma io non sono mai stato informato. Al Milan sono felice, voglio bene a questa squadra e sto bene a Milano. Abbiamo tutto per vincere».
Balotelli invece ha deciso di salutare l'Inter. Cosa perde il calcio italiano con il passaggio di Supermario al Manchester City?
«Deve essere Balotelli a decidere quello che è meglio per lui dopo averne discusso con la sua famiglia e con il suo procuratore. Gli auguro solo di essere felice: abbiamo parlato un paio di volte e, oltre che un ottimo giocatore, mi è sembrato un bravissimo ragazzo».
Il Real Madrid sta seguendo Maicon e Thiago Silva. Meglio per il Milan che Florentino Perez acquisti il terzino nerazzurro, giusto?
«Non conosco i piani di mercato del Real Madrid, ma spero proprio che Thiago non vada via e che resti con noi perché è un giocatore importante».
Tra qualche anno si vede con al braccio la fascia di capitano del Milan?
«Magari, chissà... Per parlarne adesso però è presto».
Crede che il Milan possa aiutarla a conquistare il Pallone d'Oro?
«Prima devo pensare a vincere con il Milan».
A chi assegnerebbe il Pallone d'Oro 2010?
«A uno tra Sneijder, Iniesta e Xavi».
E se dovesse scegliere?
«Troppo difficile. Lo meriterebbero tutti e tre perché finora hanno fatto molto bene».
Cosa augura ad Ancelotti, campione d'Inghilterra la scorsa stagione?
«Di vincere di nuovo il campionato. Sono stato felice per il successo del suo Chelsea e gli faccio ancora i complimenti».
Magari lo ritroverà in finale di Champions League, a Wembley.
«Sarebbe fantastico, davvero. Speriamo...».
Cosa spera invece per Adriano che ha scelto Roma e la Roma per tornare grande in Italia?
«Vorrei che fosse felice perché è davvero forte e se gioca il suo calcio può fare la differenza ovunque».
Coutinho, il nuovo acquisto dell'Inter l'ha impressionata?
«Lo conoscevo e sapevo che era forte. In questo precampionato ha confermato di essere davvero bravissimo».
Chi invece sta vivendo un momento difficile è Kakà, destinato a uno stop di alcuni mesi.
«Vero, ma l'operazione al ginocchio di Ricky è andata bene. Tornerà grande».
Che impressione le ha fatto Allegri?
«È un grande allenatore e sta costruendo un Milan in grado di battere chiunque. Se non tutti credono in noi, a me non interessa: ora sta al Milan dimostrare che può vincere tutto».
L'ultimo pensiero per la sua ex squadra, l'Internacional di Porto Alegre.
«Vederla in finale della coppa Libertadores è bello. Quello che auguro all'Internacional ve lo immaginate... ».
Re: Pato: Scudetto? Vince il Milan
ottima... credici
Mr. Mou- Pallone D'Oro
-
Numero di messaggi : 2495
Età : 41
Localizzazione : Campania
Umore : Lunatico
Reputazione su cuoreinter.com : 0
Data d'iscrizione : 03.03.08
Fabietto96- Fenomeno Champions
-
Numero di messaggi : 3963
Età : 28
Occupazione/Ozio : News Writter
Reputazione su cuoreinter.com : 11
Data d'iscrizione : 31.01.10
Argomenti simili
» Milan, Pato a sorpresa: "Io resto qua"
» MILAN, PATO FERMO 6 SETTIMANE
» Milan: Pato per Sergio Ramos
» Pato: "L'Inter non è più forte del Milan"
» Pato bum bum: 'Se avete 100 euro giocateli sul Milan vinciamo tutto'
» MILAN, PATO FERMO 6 SETTIMANE
» Milan: Pato per Sergio Ramos
» Pato: "L'Inter non è più forte del Milan"
» Pato bum bum: 'Se avete 100 euro giocateli sul Milan vinciamo tutto'
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|