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Del Piero: "Voglio vincere qualcosa con la Juve"

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Messaggio Da ModCuoreInter Ven Lug 16, 2010 2:59 pm

Ritrovare la serenità e l'orgoglio per quello che si è fatto. Alex Del Piero , per la prima volta dall'inizio del ritiro, si presenta ai giornalisti e fissa l'unico obiettivo da raggiungere nel corso della stagione . “Io credo che il pensiero comune di tutti noi non sia riferito a un obiettivo particolare, quindi scudetto, Coppa Italia, Europa League - premette Alex -. Non credo sia quello il punto nostro di arrivo o quello a cui dobbiamo pensare. Noi dobbiamo concentrarci sul fatto di tornare ad essere Juventus sotto tutti i profili e arrivare a fine anno orgogliosi - giocatori, staff, società, tifosi - di quello che abbiamo fatto. Questo dev'essere a mio avviso il punto focale della nostra stagione. E basta”.

Il capitano ha risposto anche a Ciro Ferrara, che alcune settimane fa lo aveva definito una sorta di mina vagante capace di destabilizzare lo spogliatoio della Juventus. “Allora. Io credo che l'intervista sia stata fatta in un momento emotivo particolare. Questo non è per giustificare le dichiarazioni di Ferrara - spiega Del Piero -. E' stata dettata da troppa emotività. Penso altrettanto che essere squadra significa assumersi sempre le proprie responsabilità, mai scaricarle. Questo è sempre stato qui alla Juventus e lo vedo anche nelle altre squadre. Cioè il motivo principale per cui si va avanti e si vince è perchè si è tutti uniti. Perchè quando c'è un problema lo si risolve tutti insieme anche se riguarda più uno che l'altro. Questo è un discorso molto preciso, molto semplice, ma fondamentale per la costruzione di una squadra. Per la costruzione di un gruppo. Queste sono cose a mio avviso fondamentali. Io dei compagni e degli allenatore con cui ho partecipato comunque voglio conservare solo i ricordi positivi. Ma non solo quello. Dico che avendo fatto parte della mia vita lo sono sempre: prima, durante e dopo. Non è mio interesse andare a screditare uno dell'anno scorso o di cinque anni fa, non credo in questa filosofia. Come io non credo di essere un asino e tanto meno i miei compagni. Quindi questo è un po' la mia risposta. Per quanto riguarda poi il discorso di giocare sempre, ho letto, ma il problema vero, a mio avviso, è se un giocatore non vuole giocare. Quella è la cosa importante. Un giocatore deve fare di tutto, sul campo, naturalmente, per impegnarsi e per proporsi all'allenatore nel migliore dei modi. Per quanto mi riguarda non ho mai chiesto a nessun allenatore di giocare sempre. L'unica cosa che chiedo è di partire alla pari, di non avere pregiudizi nei miei confronti, perchè si parla tanto anche della mia età. Quella è la cosa fondamentale. È il mio modo di pensare e di vedere la situazione. Se un giocatore merita, che abbia 18 anni o 36, deve giocare, perché in campo devono andare i migliori. La cosa fondamentale è che vinca la squadra. Ho avuto sempre un comportamento corretto all’interno spogliatoio. Da parte mia c’è sempre massima disponibilità, massima apertura e massima voglia di fare bene. Passione e voglia di giocare sono fondamentali per essere in prima linea e per assumersi le proprie responsabilità”.

Una battuta anche sul trionfo spagnolo nel Mondiale sudafricano e sulla scelta della società bianconera di puntare sugli italiani: "La Spagna merita i complimenti da parte di tutti, per il risultato acquisito, per come l'ha ottenuto e per quello che ha fatto negli ultimi anni, perchè non dimentichiamoci che ha vinto anche l'Europeo due anni fa. E' una situazione diversa la situazione spagnola da quella italiana. Quindi non sono paragonabili per certi aspetti. Si può parlare di mentalità diverse, questo sì. La politica della Juventus è una scelta ben precisa, alla quale chiaramente deve rispondere prima di tutto la società, perchè sono loro che trattano e danno le linee guida. Noi dobbiamo pensare solamente a giocare, non a chi deve arrivare, a chi deve andare via, queste sono questioni che non ci riguardano, nè a me e nè a nessun altro giocatore. Dobbiamo avere la tranquillità e la serenità di lavorare bene, ogni giorno. Questo è il periodo più importante, di sacrificio, di lavoro duro, perchè arrivi dalle vacanze. Ma questi giorni sono importantissimi, come è importantissimo ogni giorno durante la stagione, fino all'ultimo; perchè non basta fare quindici giorni bene e poi accontentarsi. Quello dev'essere il nostro pensiero, non dev'essere distratto da altre cose. Per quanto mi riguarda, ho ancora amore e passione per questo sport. Sono fondamenta solide per guardare al futuro. Sto bene, altra cosa fondamentale. E poi sono una persona ambiziosa sempre. Da qui a quando lascerò la Juve voglio tornare a vincere qualcosa. È una cosa che mi porto dietro da quando siamo andati in B”.

Del Piero e Diego non possono giocare assieme, secondo Delneri. Ma il capitano bianconero non sembra essere d'accordo con il suo allenatore: "Io e Diego incompatibili? Il tecnico ci valuta per come siamo. Né io né lui vediamo un dualismo. Giocare Insieme? Vedremo più avanti. A mio avviso è presto. Secondo me si è sbilanciato il mister. Non ha senso dire di più in questo momento".

Alex ha parlato anche del presunto rifiuto della fascia di capitano da parte di Trezeguet: "David ha rifiutato la fascia? Credo sia stato un episodio, da valutare e giudicare come tale. David è molto competitivo ha tanta voglia di far bene. E non voglio deviare il discorso su cose futili, visto che un giorno si dice parta, l'altro che resta. Chi è qui è della Juve e basta, come dice Delneri".

A Del Piero domandano quindi se questa sia la sua ultima stagione in bianconero: «Il mio futuro è molto chiaro e limpido, sono totalmente focalizzato su questa stagione - replica Alex -.. Non ho particolari preoccupazioni per il mio contratto. Non ci sono trattative con altre squadre. La mia mente è libera e dedicata solo a quest’anno, che sento molto molto importante per la Juventus e per me. Voglio interpretarlo sotto tutti i punti di vista in maniera ancora più maniacale degli altri anni e questo naturalmente non lascia spazio ad altri pensieri. Offerte dall'America o dalla Cina? Non c’è stato nessuno».

Una battuta anche su Felipe Melo, reduce da un'estate turbolenta: "La Juve dovrà recuperare psicologicamente Felipe Melo, reduce da un anno orribile in tutti i sensi: prima le peessime prestazioni in bianconeri, quindi il Mondiale terminato ai quarti con tanto di rosso rimediato contro l'Olanda. «Felipe ha avuto un’estate un po’ tanto turbolenta. Abbiamo letto da sue dichiarazioni. Mi fa piacere i suoi propositi sul prossimo anno. Sono contento della sua voglia di riscatto e della sua voglia di fare bene".

Il numero dieci juventino, spende poi belle parole per il suo ex allenatore Zaccheroni: "Quando ho salutato lui e il suo staff gli ho fatto un grande bocca in lupo, perché è stata una persona che si è infilata in una situazione difficile, ha fatto molto per migliorare il nostro momento negativissimo e queste persone vanno apprezzate. Spero presto possa sedersi in panchina e fare bene".

Si parla dunque della preparazione atletica: "Spesso e volentieri si giudica la preparazione se si vince o si perde, ma la preparazione è solo una delle componenti,. Non voglio giudicare quella che è la migliore. Uno deve fare il massimo per stare al meglio e tutto il necessario per migliorare. Certo negli altri anni qualche mancanza c’è stata perché abbiamo avuto molti infortuni ma non dipende solo dalla preparazione. Non so se preparazione di quest’anno migliore, so che stiamo lavorando bene".

Del Piero è chiamato inevitabilmente a parlare anche del nuovo allenatore: "Del Neri è l'uomo giusto? Me lo auguro. Ha una storia importante, nel corso di tutti questi anni ha fatto molto bene. Per lui è una cosa gratificante essere alla Juve. È molto concentrato a far sì che la nostra e la sua stagione sia brillante. Le premesse sono buonissime. Poi i risultati dettano il giusto e lo sbagliato".

Infine Alex si sofferma sul tema Calciopoli: "Cosa mi aspetto dopo l'uscita delle nuove intercettazioni? Niente in particolare. Non so cosa rispondere. Voglio pensare al momento attuale. Viviamo il nostro momento e basta. Ne ho già parlato di questo argomento, di come sento miei quegli anni e quegli scudetti. ln qualche modo appartiene al passato e voglio che stia lì".
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Messaggio Da NEROAZZURRO_09 Sab Lug 17, 2010 7:38 am

Magari una bottiglia d'acqua Uliveto...?



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