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MORATTI FURIOSO CONTRO LA FIGC:"AVEVA RAGIONE MOU CHE CE L'AVREBBERO FATTA PAGARE"

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Messaggio Da ModCuoreInter Sab Lug 10, 2010 6:13 am

E’ di nuovo bufera tra l’Inter e la Federcalcio. Tutta colpa dei 3 mesi di inibi­zione inflitti a Massimo Moratti per aver trat­tato Milito e Thiago Motta con il già inibito presidente del Genoa, Enrico Preziosi (san­zionato a sua volta con altri 6 mesi). A diffe­renza dello scorso febbraio, quando furono decise le squalifiche dopo il match con la Sampdoria, stavolta il presidente nerazzurro non fa il nome di Giancarlo Abete, ma, fir­mando, a voce, un altro atto d’accusa contro la massima istituzione del calcio italiano, nel­la sostanza, lo coinvolge direttamente. «Ho molto rispetto per i giudici, ma molto meno per la Federazione - afferma Moratti, a fine giornata, sotto i suoi uffici della Saras -. Insomma, ave­va proprio ragione Mourinho a sostenere che quest’anno sarebbe stata molto più dura e che ce l’avrebbero fatta pa­gare. Lui, per questo motivo, se n’è andato. Io, purtroppo, non posso farlo perché non ho la sua libertà. Questa decisio­ne è il coronamento di un at­teggiamento e di una volontà.

Io non mi sento colpevole nel modo più assoluto. Non han­no tenuto contro della nostra difesa e delle nostre giustifi­cazioni » .

VERSO IL RICORSO - E’ proprio quest’ultimo aspetto che ha scatenato la rab­bia del presidente interista. A Moratti, lette­ralmente imbufalito nonostante ieri sera ab­bia parlato con il sorriso sul volto, non va pro­prio giù di essere considerato un bugiardo. Si sente considerato tale, infatti, poiché le sue dichiarazioni alla Procura - ha spiegato che, all’epoca dei fatti, non era a conoscenza del­l’inibizione di Preziosi - non sono state tenu­te in debito conto. Dalla Figc fanno sapere altresì che, se il presidente interista si fosse presentato alla riunione della Commissione di ieri, sarebbe stato ascoltato con piacere. Comunque, da ritenere scontato un ricorso alla Corte di Giustizia Federale da parte del­la società nerazzurra, che ha tempo 7 giorni per impegnare il provvedimento e 3 per co­municare le proprie intenzioni.

DIFESE - I legali interisti, peraltro, avevano provato a dimostrare che, pur essendoci sta­to effettivamente un incontro, nell’occasione i presidenti dei due club non avrebbero por­tato avanti la trattativa (compito di altri diri­genti), ma semmai che l’affare sarebbe stato soltanto menzionato. Il Genoa, invece, aveva sostenuto che, risalendo i fatti al maggio del 2009, l’iter giudiziario avrebbe dovuto con­cludersi entro quella stagione sportiva. Re­spinta questa eccezione, la Commissione Di­sciplinare ha comunque ritenuto che «pro­prio l’incontro fra i due massimi esponenti delle due Società, sia stato momento fonda­mentale per la successiva piena definizione dell’accordo» . Tesi rafforzata dal fatto che Preziosi non ab­bia mai smentito la sua inter­vista all’emittente Telenord nella quale ha spiegato «di aver incontrato Moratti e di avere raggiunto un accordo sulla valutazione dei due cal­ciatori (Motta e Milito) “ci siamo stretti la mano”; di non voler entrare nei dettagli ma di “rilevare solo che dell’affa­re fa parte Acquafresca”» . Di qui, dunque, le inibizioni di 3 mesi per Moratti (più 45 mila euro di multa all’Inter) e di 6 mesi a Preziosi (più 90 mila euro di multa al Genoa). A proposito del presidente ros­soblù, la sua reazione è stata decisamente più conciliante rispetto a quella del collega ne­razzurro.

«Ognuno fa il suo lavoro, se hanno deciso così va bene così» , ha dichiarato al te­lefono, dopo aver appreso proprio in quel momento della sentenza.

NIENTE SUPERCOPPA - In attesa dell’esito del ricorso, la prima conseguenza per Moratti è che per i prossimi 90 giorni non potrà più ri­spettare la sua abitudine di scendere negli spogliatoi prima, nell’intervallo e dopo le partite. Ma ancor peggio, il prossimo 21 ago­sto a San Siro, qualora l’Inter dovesse con­quistare la Supercoppa italiana ai danni del­la Roma, non potrebbe andare in campo per sollevare il trofeo insieme ai suoi calciatori.

«Rispetto solo i giudici Mourinho aveva ragione a dire che ce l’avrebbero fatta pagare: lui è andato via, io non posso farlo...» Certo il ricorso alla Corte di Giustizia Federale L’Inter è stata multata anche di 45 mila euro Preziosi sospeso 6 mesi
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Messaggio Da neroazzurro da 60anni Sab Lug 10, 2010 11:01 am

In questo Povero Paese l'ipocrisia regna sovrana,se decidi di acquistare un bene
mobile ( e le prestazioni di un calciatore lo sono ) a chi ti devi rivolgere per negoziare la parte finanziaria del Negozio che si vuol porre in essere ? Al proprietario
del bene mobile è ovvio!Il Codice Civile non è una raccolta di barzellette.Però,dicono gli orfani e le vedove del "capostazione",il proprietario è inibito... e allora?L'inibizione non comporta la perdita della proprietà ( non è un'azione di confisca),è ovvio, pertanto, che i termini del Negozio vengano discussi
dai rispettivi Organi Volitivi dei due Club.Barboni!!!!

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