Inter-Hiddink, primo contatto

Panchina: ma con Capello non è finita

Che l'Inter non molli mai, è qualcosa che si è potuto apprezzare nel corso della stagione. Ora però la strada che porta a Capello si rivela per quella che è: molto in salita. In Inghilterra sono assolutamente certi che il ct italiano intenda restare alla guida della Nazionale di sua maestà almeno fino agli Europei del 2012. La Federcalcio di Londra sostiene di averlo rassicurato quanto basta: Capello non avrà nessun miglioramento del suo contratto da 5,5 milioni a stagione, ma ha avuto la garanzia (prima non del tutto esplicita) che l'Inghilterra intende puntare su di lui.

Al momento dunque c'è poco spazio di manovra, anche se Massimo Moratti lo considera ancora il candidato preferito: l'ultimo assalto nerazzurro dovrebbe arrivare in queste ore negli uffici del figlio Pierfilippo, offerta triennale da 9 milioni di euro. Domani Capello passerà dagli uffici della Federazione inglese per eventualmente firmare i nuovi accordi prima di partire per il Sudafrica. Allora l'Inter saprà definitivamente se è necessario orientarsi su un altro nome. Guus Hiddink è stato infatti contattato per la prima volta: ce lo ha confermato il suo procuratore, aggiungendo però che ogni possibile trattativa deve passare prima attraverso la federazione turca.

L'olandese infatti non ha mai rotto un contratto in vita sua e non intende farlo con quello da 4 milioni a stagione che ha firmato a Istanbul il mese scorso. È probabile dunque che, se dovesse arrivare il no definitivo da Capello, l'Inter rimanderebbe ogni scelta a metà giugno. Per Moratti vale infatti la pena di aspettare le elezioni del nuovo presidente del Barcellona e capire se ci sono margini per portare a Milano Guardiola: Rosell, il candidato principale alla presidenza, non ha mai avuto ottimi rapporti con lui e potrebbe spingerlo a lasciare un club al quale per ora è legatissimo. Benitez resta però sullo sfondo: non fa impazzire Moratti, piace però al figlio. La sua situazione con il Liverpool è complicata, perché liberarlo costa sempre 16 milioni, ma trattare con un club è più facile che con una federazione, inglese o turca che sia.