Cech: “Le due squadre si equivalgono l'Inter ha dei attacanti con tanta qualità”

Il portiere del Chelsea, Petr Chec, intervenuto ai microfoni del sito web ufficiale dei Blues, ha rilasciato le ultimissime dichiarazioni in vista dell’incontro di stasera contro l’Inter, tornando a commentare il suo rapporto con Mourinho: “Nel calcio cambiano sempre tante cose, giocatori ed allenatori cambiano squadra e quindi possono capitare certi incroci, ma dobbiamo pensare al futuro ed al passaggio ai quarti di finale. Non sono il tipo che parla prima dell’avversario, mi piace di più vedere le cose a posteriori”.

Il ceco prosegue poi spiegando quanto è stato importante per lui Mourinho ai tempi del suo arrivo al Chelsea: “E’ stato il tecnico che mi ha portato in questa squadre. Mi ha messo davanti a Carlo (Cudicini, ndr), una scelta non facile ed io avevo una pressione in più da sostenere. Era un’ottima cosa per me, ma gran parte del tempo lavoravo con il preparatore dei portieri e Silvino era grande come Josè, sono stato bene con loro, mi tornano bei ricordi”.

Infine, un paragone tra le due squadre: “Se giochi in Champions League incontri sempre squadre con grandi attaccanti. Se vuoi essere tra i top della Serie A, o se vuoi vincere i trofei per cui competi, devi avere attaccanti che segnano molti gol. Sarà un pericolo per noi avere davanti Eto’o, Milito e Balotelli, hanno tanta qualità e segnano spesso, ma se guardiamo a chi abbiamo noi, Drogba ed Anelka non sono da meno. L’Inter ha più esperienza e ora sono più squadra, questo è un vantaggio, ma penso che noi sappiamo cosa ci aspetta e starà a noi fare del nostro meglio”.

...Certo che il Mou dove é andato ha lasciato tanta gente che per una cosa o per l'altra lo ringrazzia a vita....



… IL CALCIO ITALIANO É IN MANO A DEI MAFIOSI… VERGOGNA….

…ALL’INTER NON LO PIEGHERETE MAI… PIÚ CI OFFENDETE, PIÚ FORTE É LA NOSTRA FEDE INTERISTA E PIÚ FORTI SIAMO NOI… NEANCHE CON LE STANGATE POTETE BATERCI…
“Se stringo la mano a un milanista, me la lavo… Se la stringo a uno juventino, mi conto le dita” P. Prisco.