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CALCIOSCOMMESSE: ARRESTATI DONI, SARTOR, ZAMPERINI, GERVASONI e CAROBBIO. ATALANTA NEI GUAI...

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Messaggio Da NEROAZZURRO_09 Lun Dic 19, 2011 10:53 pm

Nuova operazione della Procura di Cremona: in manette anche Zamperini, Gervasoni e Carobbio. Sarebbero "diverse" le partite alterate dei campionati 2009-2010 e 2010-2011 di serie B. Il vertice dell'organizzazione aveva le basi operative a Singapore e nell'Europa dell'Est.


ROMA - Nuova operazione contro il calcioscommesse: gli uomini delle squadre mobili di Cremona, Brescia e Bologna e del Servizio centrale operativo della Polizia hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Cremona. Tra gli arrestati ci sono anche giocatori in attività. L'operazione della polizia costituisce la seconda tranche dell'inchiesta della procura di Cremona 'Last bet' che a giugno scorso ha portato in carcere 16 persone tra cui l'ex giocatore della Nazionale, Beppe Signori e altri calciatori come Paoloni, Sommese e Micolucci. I 17 indagati, secondo l'accusa appartenti ad un'organizzazione criminale che truccava gli incontri, devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva.

DONI, TENTATA FUGA - Cristiano Doni avrebbe tentato la fuga all'alba quando i poliziotti sono andati ad arrestarlo. Doni dopo aver aperto la porta agli agenti avrebbe tentato di raggiungere il garage ma è stato bloccato. Per lui e gli altri giocatori arrestati il Gip di Cremona Guido Salvini ha disposto il divieto di colloquio con i legali per cinque giorni.

PROCESSO BIS - Le indagini sportive sul calcioscomesse avranno un processo bis. Il procuratore federale Stefano Palazzi, secondo quanto si apprende, è infatti al lavoro sul nuovo capitolo dello scandalo che ha portato a 17 arresti, tra cui quello di Cristiano Doni: Palazzi quando chiuse l'inchiesta sul primo filone aveva aperto un fascicolo bis in attesa di ulteriori sviluppi e adesso ha chiesto al procuratore di Cremona Di Martino di poter avere copia degli atti utili ai fini dell'inchiesta sportiva. Quando aveva chiuso l'indagine la scorsa estate con i deferimenti relativi al primo filone dell'inchiesta di Cremona (ad agosto erano già state emesse le sentenze anche di secondo grado) Palazzi aveva aperto un fascicolo bis in vista di nuovi sviluppi previsti dallo stesso procuratore della repubblica si Cremona Di Martino. Proprio alla luce di questo nelle settimane scorse Palazzi ha chiesto e ottenuto alla Corte di Giustizia federale la proroga delle indagini sul calcioscommesse. Adesso si attendono i nuovi atti, appena la magistratura ordinaria lo riterrà possibile.

MANIPOLAZIONE PARTITE - Le 17 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Cremona Guido Salvini su richiesta della Procura della città lombarda si sono rese necessarie "anche perchè la manipolazione delle partite" era ancora in atto. Lo ha spiegato in una conferenza stampa il procuratore della Repubblica della città lombarda Roberto Di Martino il quale ha fatto riferimento anche a una recente partita di Coppia Italia giocata il 30 novembre tra Cesena e Gubbio. La combine non andò in porto. Qualche tempo prima dell'incontro, infatti, un giocatore del Gubbio era stato avvicinato dall'ex calciatore Alessandro Zamperini il quale gli aveva offerto 200mila euro perchè, con altri compagni, manipolasse la partita. Il giocatore del Gubbio aveva opposto un netto rifiuto e si era rivolto alla giustizia sportiva. Gli agenti di polizia l'hanno quindi sentito in un secondo tempo e questo è uno degli elementi a carico di Zamperini, anch'egli arrestato.

ANCHE TRE INCONTRI DI A - Ci sono anche incontri del campionato di serie A 2010-2011 tra le partite che sarebbero state alterate dall'organizzazione scoperta dalla polizia. Secondo le indagini si tratta di Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Napoli-Sampdoria, su cui sono in corso ulteriori accertamenti.

LE SFIDE «MANIPOLATE» - Brescia-Bari del campionato scorso di serie A è stata «certamente manipolata». È quanto mette a verbale Wilson Ray Perumal, un cittadino di Singapore arrestato in Finlandia (dove è ancora detenuto) proprio per aver alterato i risultati di partite di diversi campionati di calcio. «Molto probabilmente», aggiunge Perumal, che è indagato dalla procura di Cremona, sono state manipolate anche Brescia-Chievo e Napoli-Sampdoria, sempre dello scorso campionato. Perumal è stato sentito dalle autorità di polizia finlandesi dopo il suo arresto nel febbraio scorso e a queste ha confermato di aver fatto parte dell'organizzazione che fa capo a Eng Seet Tan (detto Dan) fin dal 1994. Quelle dichiarazioni sono state girate alle autorità italiane che ne avevano fatto richiesta tramite rogatoria. «Quanto alle partite di serie A - ha detto agli investigatori - Eng Tan Seet aveva certamente manipolato Brescia-Bari del 6 febbraio 2011, terminata con il risultato di 2-0» e «molto probabilmente il 30 gennaio 2011 Brescia-Chievo (0-3) o Napoli-Sampdoria (4-0)». Perumal successivamente spiega meglio il significato delle sue parole. «Dopo la partita Brescia-Bari, Eng mi chiamò dicendo che il mio guadagno sarebbe stato di 60 mila euro. Io penso che significa che si trattava di una partita manipolata. Eng era furioso perché i calciatori avevano consentito a perdere 2-0 invece che 3-0. Con il risultato di 3-0 la scommessa avrebbe portato benefici molto più grandi». Quanto alle altre 2 partite, Perumal afferma che «Eng mi comunico che io avrei ottenuto la mia parte dei profitti, che ammontava a 60 mila euro. Mi ricordo che Eng parlava di un risultato 4-0, si tratta quindi della partita Napoli-Sampdoria. A mio parere Eng ha scommesso con handicap insieme con over nella partita menzionata».

QUEL NAPOLI-SAMP 4-0 - Preferisce mantenere il silenzio, almeno fino a questo momento, la Società sportiva Calcio Napoli, in merito al fatto che tra le partite sotto esame nel nuovo filone dell'inchiesta della Procura di Cremona sul Calcioscommesse figuri anche il match contro la Sampdoria del 30 gennaio scorso. Una partita terminata con il risultato di 4-0, grazie alla tripletta di Edinson Cavani andato in rete al 16' ed al 45' del primo tempo e all'11' della ripresa. Mentre al terzo minuto del secondo tempo fu Hamsik a segnare. «Tre giorni fa - disse allora il tecnico azzurro, Walter Mazzarri - stavo peggio quando siamo usciti ai rigori con l'Inter in Coppa Italia. Io penso ad allenare meglio che posso i giocatori, abbiamo messo basi solide, siamo avvantaggiati da questo entusiasmo. Quando giochiamo bene e capitalizziamo le occasioni come oggi è difficile starci dietro». «Ma di questa partita - aggiunse Mazzarri - vorrei sottolineare che è l'ennesima conferma che quelli che giocano di meno sanno sempre farsi trovare pronti e ci portano i tre punti. Èsuccesso oggi ed era successo contro il Parma, il Lecce, il Bologna. Se abbiamo questa classifica il motivo è anche questo».

IN MANETTE DONI - L'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni è stato arrestato dalla Polizia nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse. Doni, secondo l'accusa, sarebbe coinvolto nella combine di almeno tre incontri dell'Atalanta del campionato di serie B dell'anno scorso. Doni è già stato sospeso per tre anni dalla giustizia sportiva dopo che la prima fase dell'indagine della procura di Cremona, a giugno scorso, aveva portato alla luce un suo coinvolgimento. Secondo l'accusa Doni deve andare in carcere perchè, assieme a Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento di Cervia) e all'ex preparatore atletico del Ravenna, Nicola Santoni, sarebbe coinvolto nella combine di alcune partite del campionato scorso dell'Atalanta.

DONI, INQUINAMENTO PROVE - L'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni è stato arrestato per il pericolo di inquinamento delle prove. Il calciatore, infatti, da quanto si è saputo, avrebbe pagato parte della parcella dell'avvocato di un altro indagato, Nicola Santoni, per il timore che questi parlasse agli inquirenti. Dalle indagini è emerso inoltre che Doni, in occasione di partite combinate, si avvaleva di una scheda intestata a un romeno ritenuta 'sicurà da eventuali intercettazioni. Altra circostanza che dimostrerebbe il tentativo di inquinamento delle prove è il fatto che Doni con Santoni avrebbe ipotizzato di alterare i dati dell'Iphone di Santoni, sequestrato nell'estate scorsa nell'ambito dell'inchiesta, cambiando la password con un computer.

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