Sanchez e l’intrigo-Ganso Al centro c’è Parolo in pole

Sanchez sì. Ma non solo. L’Inter che tiene un occhio alla fame di vittoria e l’altro al fair play finanziario, sta intensamente dragando il mare nostro, cioè il campionato italiano. Se è vero, come pare sempre più vero, che l’arsenale offensivo verrà rinforzato col cileno dell’Udinese (e con Castaignos) è altrettanto possibile che a centrocampo venga preso un italiano.

Made in Italy L’Italian-style è tema dominante nell’Inter. E il tema-Montolivo è in divenire: la Fiorentina, pronta a rinnovargli l’accordo, avrà la priorità. Lui piace a Inter e Milan, ma anche al Bayern. Storia intricata quindi, che l’Inter potrebbe evitare con l’acquisizione di Marco Parolo, classe ’85 in comproprietà fra Cesena e Chievo, giocatore diverso da Montolivo ma per il quale c’è già stato un pour-parlér fra la dirigenza nerazzurra e quella cesenate, molto in sintonia e non solo per il riscatto (fissato a 4 milioni) di Nagatomo.

Due colpi e un prestito? Resta sempre in piedi il discorso legato a Ganso: pesanti le parole di Thiago Silva («Con Leo andrà all’Inter»), indicativi anche i rumors di Seleçao che vedono i nerazzurri favoriti. Questa è una storia che durerà alcuni mesi e che, se vedrà vincente l’Inter, metterebbe in piedi l’ipotesi del primo prestito: trattasi di Coutinho, per il quale Leonardo ha auspicato un’annata di... parcheggio (alla Samp?) a pieno regime. Se venissero fatte entrambe le operazioni legate a Sanchez (il passo in avanti c’è stato) e a Ganso, è chiaro che l’Inter dovrebbe controllare il fair play finanziario. Ecco come.

Cessione pesante E il come avverrebbe con una cessione «pesante » e con altre di spessore medio-alto: Maicon continua a piacere al Real Madrid, Pandev ha estimatori (e ancor più ora) nel Bayern, Mariga piace alla Premier e Muntari è deciso a restare al Sunderland. All’Inter serve poco, gli ingressi saranno dettati più dalle partenze che da altro. Anche se Sanchez e Ganso fanno gola un bel po’.